La scoperta sorprendente di un ricercatore russo sulle piante

Nel 1947, lo scienziato russo Nicolaï Lazarev ha notato l'esistenza di una classe di piante che, se consumate dagli esseri umani, aumentano la resistenza a vari tipi di stress: lo stress nervoso, ma anche attacchi microbici, freddo, caldo, ferite, malnutrizione, ecc.
Ha chiamato queste piante "adattogene", in quanto aumentano la nostra capacità di adattamento ai cambiamenti ambientali, soprattutto quando diventano più aggressivi. Nel linguaggio moderno, potremmo dire che le piante adattogene funzionano come "coach" della nostra salute.
Nella medicina tradizionale cinese, il termine "adattogeno" esiste da migliaia di anni sotto il concetto di "tonici superiori", che regolano le varie funzioni e aumentano l'energia.
Ma la ricerca di Lazarev ha permesso di stabilire scientificamente che molte piante avevano questo effetto di rafforzamento e, tra queste, una delle più interessanti è l'astragalo (Astragalus membranaceus).

Una pianta prescritta da centinaia di anni contro l'affaticamento

L'astragalo è probabilmente la più importante pianta adattogena.
Appare nel famoso Chinese Herbal Medicine materia medica, il manuale di riferimento contenente 350 monografie sulle principali piante utilizzate nella medicina cinese.
L'astragalo è prescritto da centinaia di anni contro la debolezza generale, contro le malattie croniche o per aumentare la vitalità. Inoltre, è debitamente elencata nella Farmacopea giapponese. L'astragalo è diventato estremamente popolare negli Stati Uniti, una mania che non è una moda, perché è dagli Anni 80 che i media ne hanno fatto un tema ricorrente.

La ricerca conferma

Le ricerche farmacologiche sull'astragalo, molto numerose, hanno individuato diversi principi attivi che spiegano gli effetti di questa pianta, compresa la sua eccezionale concentrazione di polisaccaridi immunostimolanti.
Questi composti agiscono naturalmente per curare le malattie legate a carenze immunitarie, in particolare attraverso la loro attività immunomodulante della frazione F3.
Ma l'astragalo contiene molti altri componenti attivi che spiegano le sue virtù rigeneranti: saponine, flavonoidi, aminoacidi e oligoelementi. In particolare, due di questi componenti, saponine e astragaloside iv e cicloastragenolo, sono sostanze antietà punta in grado di stimolare la produzione di telomerasi e quindi permettono alle cellule di replicarsi più a lungo! Qui la realtà incontra la finzione. Purtroppo, l'elevatissimo costo della loro estrazione scoraggia un uso più ampio. L'estratto idroglicerinato dell'intera pianta, più conveniente, contiene queste sostanze preziose in dose ridotta e fornisce anche l'azione sinergica di altri componenti.

Effetti anti-invecchiamento di rilievo

Il sistema immunitario denegera con l'età; i primi segnali appaiono quando il timo, una ghiandola che si trova alla base del collo, comincia ad atrofizzarsi. Infatti, tale riduzione inizia subito dopo la pubertà ma diventa più evidente con l'età.
Il timo perde gradualmente la sua capacità di attaccare virus, batteri e cellule tumorali. Ed è qui che l'astragalo entra in gioco. Questa pianta stimola il sistema immunitario in modi diversi. Aumenta il numero di cellule staminali nel midollo spinale e nel tessuto linfatico e promuove il loro sviluppo in cellule immunitarie attive. Sembra contribuire a far passare le cellule immunitarie da una fase di "riposo" a un'elevata attività. Inoltre aiuta il corpo a produrre immunoglobuline e stimola i macrofagi, vale a dire le cellule "mangiatori" di corpi estranei, che proteggono il nostro corpo.
L'astragalo può anche aiutare ad attivare le cellule natural killer e i linfociti T1, che sono anch'essi i soldati del sistema immunitario di protezione.

Migliore protezione contro virus

I ricercatori hanno dimostrato che i polisaccaridi dell'astragalo inducono negli animali e nell'uomo la produzione endogena di interferone.
Ciò significa che il corpo reagisce in modo migliore e più efficace contro le infezioni virali.
I topi trattati con l'astragalo ed esposti al virus Coxsachie B3 e al virus giapponese dell'encefalite hanno livelli di produzione di interferone e una produzione di macrofagi significativamente superiore a quella degli animali non trattati.

Effetti positivi sul sistema immunitario dei malati di cancro e AIDS

I polisaccaridi dell'astragalo migliorano anche la risposta dei linfociti di soggetti normali e pazienti oncologici. Migliorano l'attività delle cellule natural killer (quelle immunitarie) in soggetti normali e in pazienti con lupus eritematoso sistemico.
La frazione F3 dei polisaccaridi potenzia l'attività delle cellule immunitarie dei pazienti cancerosi o malati di AIDS.
Infine, è stato dimostrato che l'astragalo aumenta la resistenza agli effetti immunosoppressivi dei farmaci chemioterapici mentre stimola la produzione da parte dei macrofagi di interleuchina-6 e fattore di necrosi tumorale.
Nei topi, dosi orali di astragalo stimolano diversi aspetti dell'immunità. È stato dimostrato che i polisaccaridi dell'astragalo potenziano l'attività antitumorale delle interleuchine-2 e l'attività dei monociti.

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Riferimenti:

(1). Jiao Y. et al., "Influence of flavonoid of Astragalus membranaceus' system and leaves on the function of cell mediated immunity in mice", Zhongguo Zhong Xi Yi Jie He Za Zhi, 1999, 19:356-358.
(2). Wang D.C., "Influence of Astragalus membranaceus polysaccharide FB on immunologic function of human periphery blood lymphocyte", Zhonghua Zhong Liu Za Zhi, 1989, 11:180-183.
(3). Zhao X.Z., "Effects of Astragalus membranaceus and Tripterygium hypoglancum on natural killer cell activity of peripheral blood mononuclear in systemic lupus erythematosus", Zhonggo Zhong Xi Yi Jie He Za Zhi, 1992, 12:679-671.
(4). Yoshida Y. et al., "Immunomodulating activity of Chinese medicinal herbs and Oldenlandia diffusa in particular", Int. J. Immunopharmacol., 1997, 19:359-370.