
In occasione della Giornata Mondiale contro l'Ipertensione, è necessario ricordare l'importanza della prevenzione e della diagnosi di questo disturbo cardiovascolare. Caratterizzata da una pressione insolitamente elevata, questa patologia è tanto pericolosa quanto dissimulata. Infatti, molte persone sono ipertese, ma non ne sono consapevoli. Questa anomalia può progredire in silenzio per diversi anni e portare alla comparsa di gravi complicazioni per la salute. Questo è anche il motivo per cui numerosi operatori sanitari segnalano i pericoli di questo "killer silenzioso" e l'importanza di un controllo adeguato. Una diagnosi precoce favorirà l'efficacia del trattamento. Per questo, alcune sostanze nutritive possono essere particolarmente benefiche per lottare contro l'ipertensione arteriosa. Facciamo il punto sui risultati più recenti della ricerca.
La ricerca di un trattamento naturale contro l'ipertensione
Problema globale di salute pubblica, l'ipertensione arteriosa può portare allo sviluppo di malattie cardiovascolari. Una pressione arteriosa troppo alta può gradualmente danneggiare i vasi sanguigni e aumentare il rischio di cardiopatie e ictus (ICV). Nel 2013, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato che l'ipertensione era all'origine di 9 milioni di decessi all'anno in tutto il mondo
1. Gli effetti dannosi dell'ipertensione possono tuttavia essere limitati tramite una gestione appropriata. Ciò include soprattutto un cambiamento dello stile di vita per ridurre alcuni fattori di rischio come il tabagismo, il consumo di alcol o delle cattive abitudini alimentari. Tuttavia, l'ipertensione arteriosa può anche richiedere un controllo medico con relativo trattamento. Per questo, alcuni team di ricerca in tutto il mondo stanno cercando di sviluppare un trattamento alternativo e naturale contro l'ipertensione. Diverse vie importanti sono state identificate dai ricercatori.
Le proprietà ipotensive dei semi di sedano
Sebbene il sedano sia noto principalmente per le sue proprietà diuretiche, questo ortaggio potrebbe rivelarsi interessante anche per lottare contro l'ipertensione arteriosa. I ricercatori si sono interessati in modo particolare al potenziale terapeutico dei semi di sedano. Hanno valutato l'effetto di diversi estratti naturali sulla pressione sanguigna
2. Condotto su alcuni ratti affetti da ipertensione arteriosa, questo studio ha dimostrato che la somministrazione di questi estratti di semi permetterebbe di ridurre significativamente la pressione sanguigna. Queste proprietà ipotensive sono dovute alla presenza di un principio attivo: la 3-n-butilftalide, nota anche come NBP. Responsabile del gusto atipico del sedano, questa ftalide è stata oggetto di numerosi studi scientifici3. Secondo questi studi, questo composto agirebbe come antipertensivo e potrebbe essere una soluzione efficace contro l'ipertensione arteriosa. Per capitalizzare sui benefici di questo principio attivo, è stato sviluppato un estratto brevettato di semi di sedano: (
Celery3nb™. Questo estratto è standardizzato al 42,5% di ftalidi, tra cui la 3-n-butilftalide.
Dei peptidi di pesce per regolare la pressione sanguigna
Il sedano non è l'unico prodotto naturale con proprietà ipotensive. Al contrario, anche alcuni composti di origine animale hanno suscitato l'interesse della comunità scientifica. Infatti, alcuni studi hanno mostrato che alcuni peptidi di pesce permetterebbero di regolare la pressione sanguigna attraverso molteplici meccanismi d'azione. Queste piccole molecole agirebbero inibendo la renina, un enzima coinvolto nell'aumento della pressione sanguigna. Grazie a questa azione inibitoria, i peptidi di pesce potrebbero quindi rivelarsi particolarmente interessanti in caso di ipertensione arteriosa. Per questo, uno studio ha confrontato l'effetto ipotensivo di peptidi di pesce con quello del captopril, un farmaco usato in caso di ipertensione
4. Condotto su trenta ratti ipertesi, questo studio ha mostrato che l'integrazione con peptidi di pesce avrebbe un'azione simile a quella relativa all'assunzione di captopril. Alla luce di questi risultati positivi, sono stati formulati alcuni integratori alimentari a partire da peptidi di pesce. Questo è per esempio il caso della formula (
Tensix ™ disponibile nel catalogo di Supersmart. Oltre a contenere un miscuglio brevettato di peptidi di sgombri (Tensideal®), questo prodotto contiene altre sostanze nutritive e ingredienti naturali tra cui un estratto di semi di sedano.
L'interesse terapeutico di un'integrazione con magnesio
Una sostanza nutritiva benefica per la salute cardiovascolare< br / >
Presentata precedentemente, la formula Tensix ™ contiene anche magnesio. Coinvolto in diverse centinaia di reazioni all'interno dell'organismo, questo elemento è essenziale per il buon funzionamento dell'organismo. È indispensabile soprattutto per il sistema cardiovascolare per mantenere un ritmo cardiaco normale. Questo è il motivo per cui un team di ricerca si è interessato ai benefici di un'integrazione con magnesio per lottare contro l'ipertensione arteriosa
5. Per questo, gli scienziati hanno riprodotto questa patologia cardiovascolare in alcuni ratti. Questi ultimi sono stati suddivisi in diversi gruppi tra cui un gruppo testimone non sottoposto ad integrazione con magnesio e un gruppo a cui è stata somministrata un'integrazione con magnesio. Durante lo studio, i ricercatori hanno monitorato la pressione sanguigna sistolica. Al termine degli studi, sono stati raccolti anche dei campioni di sangue a partire dall'aorta addominale. Questi campioni hanno permesso di misurare i livelli di magnesio nel plasma, così come molti altri parametri quali la concentrazione di fibrinogeno, la viscosità del sangue e del plasma, l'aggregazione e la deformabilità dei globuli rossi, o i livelli intracellulari di calcio libero.
Delle prospettive terapeutiche promettenti
L'analisi di questi risultati ha evidenziato una diminuzione della pressione sanguigna, una viscosità plasmatica e un'aggregazione dei globuli rossi nei soggetti sottoposti ad integrazione con magnesio. Pubblicati nel 2016 nella rivista
Clinical Hemorheology and Microcirculation, i loro risultati aprono delle prospettive terapeutiche promettenti. Questa nuova scoperta conferma anche l'importanza del magnesio per la salute cardiovascolare. È soprattutto per questo motivo che sono stati sviluppati degli integratori nutrizionali per lottare contro il rischio di carenza. Questo è il caso in modo particolare della formula (
OptiMag, che contiene otto diverse forme di magnesio per un'assimilazione ottimale.
L’effettto protettivo dell’ubiquinolo
Spesso sconosciuto, l'ubiquinolo è la forma ridotta del coenzima Q10. Noto per le proprietà antiossidanti e per i benefici antietà, quest'ultimo deve essere convertito in ubiquinolo per essere attivo. Sebbene il coenzima Q10 sia commercializzato da molti anni, l'ubiquinolo è stato fino ad oggi poco conosciuto. Tuttavia, questa forma attiva ha un potente effetto protettivo per l'organismo. Infatti, l'ubiquinolo ha un'attività antiossidante che permette di lottare contro lo stress ossidativo e i danni causati dai radicali liberi. Questa azione contribuisce a limitare l'ossidazione e l'invecchiamento di numerose cellule dell'organismo tra cui quelle presenti a livello del sistema cardiovascolare. Questo spiega il motivo per cui l'ubiquinolo è sempre più studiato per i suoi effetti cardioprotettivi. Nel 2014, alcuni ricercatori hanno confermato in modo particolare che l'ubiquinolo potrebbe essere una via importante per il trattamento di disturbi cardiovascolari
6. Alla luce di questi risultati positivi, questa forma attiva del CoQ10 è ora disponibile per la vendita come integratore alimentare: (
Ubiquinol ™ 100 mg.
> Bibliografia:
1. OMS, Panorama mondial de l’hypertension - Un «tueur silencieux» responsable d’une crise de santé publique mondiale, 2013.
2. Dianat M, Veisi A, Ahangarpour A, Fathi Moghaddam H, The effect of hydro-alcoholic celery (Apiumgraveolens) leaf extract on cardiovascular parameters and lipid profile in animal model of hypertension induced by fructose, Avicenna J Phytomed, 2015 May-Jun;5(3):203-9.
3. D. Tsi and B. K. H. Tan, Cardiovascular Pharmacology of 3-n-butylphthalide in Spontaneously Hypertensive Rats », Phytotherapy Research, 1997, 11 (8): 576–582.
4. Fujita I. et al., LKPNM: a drug-type ACE-inhibitory peptide derived from fish protein, Immunopharmacology, 1999, 44:123-127.
5. Basrali Filizb et al., Effect of magnesium supplementation on blood rheology in NOS inhibition-induced hypertension model, Clinical Hemorheology and Microcirculation, vol. 63, no. 1, pp. 57-67, 2016.
6. Shen Q. et al., Effects of ubiquinol with fluid resuscitation following haemorrhagic shock on rat lungs, diaphragm, heart and kidneys, Exp Physiol. 2014 Jul;99(7):1007-15.