13-02-2017
Zinco: una monosomministrazione giornaliera per ridurre i danni al DNA
Avete delle domande sull'integrazione con zinco: quali sono i benefici? Quali sono gli effetti? Quanto è efficace? Facciamo il punto grazie ad uno studio pubblicato nel 2016 sulla rivista
The American Journal of Clinical Nutrition.
Obiettivo: valutare i benefici di un'integrazione con zinco
Nel complesso, l'obiettivo di questo studio era quello di confermare l'interesse di un'integrazione nutrizionale nelle società moderne. Infatti, l'evoluzione degli stili di vita e delle abitudini alimentari ha influenzato in modo significativo lo stato nutrizionale delle popolazioni. Ciò ha avuto come conseguenza l'insorgenza di carenze in alcuni minerali ed oligoelementi essenziali, all'origine di alcune complicazioni di salute. Di conseguenza, sono state sviluppate molte soluzioni per migliorare o ripristinare lo stato nutrizionale delle popolazioni. Tuttavia, tutti questi metodi non sono equivalenti e devono essere valutati. In questo studio, i ricercatori rivelano i loro risultati positivi sull'integrazione con zinco.
Metodo: vari indicatori funzionali valutati
Fino ad oggi, pochi studi si sono concentrati sulla valutazione degli indicatori funzionali in seguito ad un'integrazione con zinco. Ciò significa che il team di ricercatori ha analizzato diversi indicatori, come il livello totale di zinco assorbito, le riserve di zinco sostituibile, le concentrazioni cellulari e plasmatiche di zinco, o anche l'espressione genica dei trasportatori di zinco. Altri indicatori metabolici sono stati considerati come i danni del DNA, l'infiammazione così come lo stress ossidativo. Per questo, i ricercatori hanno monitorato 18 uomini sottoposti ad integrazione con zinco per 6 settimane. La dose giornaliera di zinco era 6 mg per 2 settimane, quindi 10 mg per 4 settimane.
Risultati: degli effetti positivi dopo l'integrazione con zinco
Se l'integrazione con zinco ha permesso di rivelare un aumento del livello totale di zinco assorbito, gli altri indicatori funzionali non hanno dato risultati significativi. Tuttavia, i ricercatori hanno scoperto che un aumento dell'apporto di zinco ha permesso di diminuire delle rotture dei filamenti di DNA. Inoltre, l'integrazione con zinco non ha solo permesso un ripristino del livello di proteine coinvolte nella riparazione del DNA, ma ha anche permesso il recupero delle funzioni immunitarie e antiossidanti. Questi risultati confermano l'importanza dello zinco all'interno dell'organismo e l'interesse di un'integrazione con zinco. Questo è anche il motivo per cui numerosi integratori alimentari sono stati sviluppati a partire da sali di zinco, come ad esempio lo
zinco orotato, o in forme brevettate, come
la formula L-OptiZinc® disponibile per l'acquisto sul sito
www.supersmart.com.
> Bibliografia:
Zyba SJ, Shenvi SV, Killilea DW, Holland TC, Kim E, Moy A, Sutherland B, Gildengorin V, Shigenaga MK, King JC, A moderate increase in dietary zinc reduces DNA strand breaks in leukocytes and alters plasma proteins without changing plasma zinc concentrations,
Am J Clin Nutr, 2016 Dec 21, pii: ajcn135327.
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