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13-05-2019

L’ashwagandha può aiutare a dormire meglio?

Le radici e le foglie di ashwagandha

L’ashwagandha o Withania Somnifera o "ginseng indiano" appartiene al gruppo molto esclusivo dei “superalimenti”, proprio come l'acai, la bacca di goji, la spirulina... Fa anche parte, come il ginseng o la rodiola, degli “adattogeni”, queste piante che possono aiutare l’organismo ad adattarsi a qualsiasi situazione di stress: stanchezza, ansia, infiammazione, insonnia...

Una pianta dagli innumerevoli benefici

Le radici e le foglie di ashwagandha sono utilizzati nell’ayurveda, medicina indiana millenaria. Si tratta di una pianta eccezionalmente ricca di composti attivi: alcaloidi, steroidi lattonici, sitoindosidi o witanolidi... Dei composti che conferiscono varie proprietà all’ashwagandha. Viene utilizzata per curare o alleviare molti disturbi (1), ecco un elenco non esaustivo:

  • stimola il sistema immunitario, combatte la stanchezza cronica;
  • lotta contro lo stress, l'ansia cronica, la depressione;
  • stimola la libido e la fertilità;
  • mostra delle proprietà antitumorali, particolarmente studiate nella lotta contro il cancro
  • aiuta a lottare contro lo sviluppo del morbo di Alzheimer e del morbo di Parkinson; ;
  • antiossidante, partecipa al rallentamento dell'invecchiamento cellulare;
  • protegge il sistema cardiovascolare;
  • lotta contro l'insonnia.

Si tratta infatti dell'ultimo tema sul quale ci soffermiamo: l'insonnia è la causa principale dei problemi di sonno, diventati un problema di salute pubblica.

Gli effetti dell’ashwagandha sul sonno sono accertati?

I trattamenti chimici dell’insonnia presentano spesso un effetto di assuefazione o dipendenza per le persone che li assumono. L’effetto soporifero dell’ashwagandha è quindi una fonte di speranza per curare l'insonnia senza rischiare questi effetti collaterali.

La

Withania Somnifera presenta, come lo indica il nome, delle vere qualità soporifere, che per molto tempo si riteneva fossero relegate nelle sue radici. Tuttavia, alcuni ricercatori (2) hanno mostrato che le foglie dell’ashwagandha contengono trietilenglicole (TEG) e che era quest’ultimo all’origine dell'effetto soporifero della pianta. Gli effetti del singolo TEG sono stati misurati infatti su alcuni topi, con un chiaro effetto soporifero. Tuttavia, per prendere in considerazione l'utilizzo di questo composto nel trattamento curativo dell’insonnia, sono necessari degli studi clinici sull’uomo

Gli integratori alimentari a base di ashwagandha rappresentano quindi una soluzione ideale per sfruttare i suoi benefici!

Qual è il dosaggio ideale per sfruttare appieno i benefici dell’ashwagandha?

L’ashwagandha si trova principalmente sotto forma di polvere o di capsule. Si consiglia di scegliere un integratore alimentare che mostri la quantità totale di witanolidi: i prodotti a base di estratto totale della pianta devono contenere minimo l’1,5% di witanolidi.

Per quanto riguarda la quantità, si consigliano minimo 6 g di witanolidi in totale al giorno per degli effetti reali. Attenzione: l’ashwagandha non è raccomandata alle donne incinte o che allattano e ai bambini piccoli.

L’ashwagandha ha un effetto reale sull’insonnia, ma anche su numerosi disturbi: le sue qualità adattogene la rendono un vero alleato nella vita di tutti i giorni


Edizione: aprile 2019

Bibliografia

  1. M. Umadevi, R. Rajeswari, C. Sharmila Rahale, S. Selvavenkadesh, R. Pushpa, K.P. Sampath Kumar, D. Bhowmik. Traditional And Medicinal Uses of Withania Somnifera. The pharma innovation. Vol. 1, n°9, pp 102-110, 2012.
  2. Triethylene glycol, an active component of Ashwagandha (Withania somnifera) leaves, is responsible for sleep induction. Mahesh K. Kaushik , Sunil C. Kaul, Renu Wadhwa, Masashi Yanagisawa, Yoshihiro Urade. PLOS ONE Public Library of Science, 2012.
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