Diabete: gli effetti ipoglicemizzanti di un'alga asiatica

Due nuovi studi hanno appena rivelato dei risultati promettenti per il trattamento del diabete. Con una serie di casi in aumento in questi ultimi anni, questa malattia cronica è diventata una priorità per molti laboratori di ricerca¹. Recentemente, due team di ricercatori hanno evidenziato gli effetti ipoglicemizzanti di un'alga bruna nota in Asia: Ecklonia cava. Scopri i risultati dei loro studi e la doppia attività ipoglicemizzante dell'alga Ecklonia cava.

Regolare la glicemia mediante l'inibizione della gluconeogenesi

Nel mese di aprile 2017, un articolo pubblicato nella rivista scientifica Marine Drugs ha evidenziato una potente azione ipoglicemizzante dell'alga Ecklonia cava². Infatti, gli autori di questo studio sono riusciti a mostrare che i composti di questa alga asiatica permettevano di inibire l'attività di due enzimi coinvolti nella gluconeogenesi, un insieme di vie metaboliche che portano alla formazione di glucosio all'interno dell'organismo. Inibendo l'attività enzimatica della fosfoenolpiruvato carbossichinasi e della glucosio-6-fosfatasi, i composti dell'alga Ecklonia cava aiutano a regolare la quantità di glucosio nel sangue e a ridurre il rischio di iperglicemia. Secondo gli studi condotti dal team di ricerca coreano, questa attività antidiabetica è correlata alla presenza di potenti polifenoli all'interno dell'alga Ecklonia cava : i florotannini e più specificamente il floroglucinolo. Molto studiata, questa sostanza nutritiva naturale ha un grande potenziale terapeutico.

Controllare la glicemia postprandiale agendo sulla digestione degli zuccheri

Oltre a regolare la glicemia inibendo la gluconeogenesi, il floroglucinolo presente nell'alga Ecklonia cava permette di controllare la glicemia postprandiale, ovvero la quantità di glucosio nel sangue dopo un pasto. Nei diabetici, un'iperglicemia postprandiale tende a persistere. Pubblicato nella rivista Pharmaceutical Biology, uno studio ha mostrato che il floroglucinolo presente nell'alga Ecklonia cava permetteva di limitare l'iperglicemia postprandiale inibendo degli enzimi implicati nella digestione degli zuccheri³. Per confermare questa attività ipoglicemizzante, i ricercatori hanno confrontato gli effetti di un'integrazione con floroglucinolo con gli effetti dell'acarbosio, un farmaco antidiabetico. Attraverso un esame del sangue, i ricercatori hanno evidenziato un'attività inibitoria più importante per il floroglucinolo rispetto all'acarbosio. Basandosi su questi nuovi risultati, l'alga asiatica Ecklonia cava potrebbe quindi essere utilizzata per regolare l'iperglicemia postprandiale nei diabetici.

Questi due studi recenti confermano i risultati di diversi studi condotti sull'attività antidiabetica dell'Ecklonia cava. Sulla base di queste nuove scoperte, quest'alga asiatica potrebbe infatti essere usata per regolare la glicemia inibendo il processo di gluconeogenesi e interferendo nella digestione degli zuccheri. Questi risultati promettenti supportano anche il forte potenziale terapeutico dell'Ecklonia cava. Studiata per i suoi effetti nella lotta contro il diabete, quest'alga suscita anche l'interesse dei ricercatori a livello del sistema cardiovascolare, del cervello, del sistema immunitario e delle articolazioni. Infatti è per capitalizzare sui suoi numerosi benefici terapeutici che quest'alga è disponibile come integratore alimentare all'interno del catalogo SuperSmart: Ecklonia cava Extract.

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> Bibliografia:
1. Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Diabète, Memorandum n. 312, luglio 2017, www.who.int
2. Yoon JY, Choi H, Jun HS, The Effect of Phloroglucinol, A Component of Ecklonia cava Extract, on Hepatic Glucose Production, Mar Drugs, 5 avril 2017, 15(4).
3. Lee HA, Lee JH, Han JS, A phlorotannin constituent of Ecklonia cava alleviates postprandial hyperglycemia in diabetic mice, Pharm Biol, Décembre 2017, 55(1):1149-1154.