
Ogni anno il 20 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell'Osteoporosi. Creato nel 1998 su iniziativa della Fondazione Internazionale contro l'Osteoporosi, tale evento mira a promuovere la prevenzione delle malattie metaboliche ossee, che comprendono l'osteoporosi
1. La posta in gioco di questa giornata è alta perché questa malattia ossea è tutt'ora ancora sottovalutata. Allo stato attuale, l'osteoporosi è spesso diagnosticata quando insorgono le prime complicazioni. Gli scienziati esperti ritengono che questa malattia silenziosa colpisca diverse decine di milioni di persone
2 e provochi quasi dieci milioni di fratture ogni anno
3. Inutile dire che la prevenzione dell'osteoporosi è diventata una priorità per molti specialisti. Come preservare il tessuto osseo? Come migliorare la densità ossea? Come prevenire le conseguenze dell'osteoporosi? Facciamo il punto sui più recenti risultati della ricerca grazie a un articolo pubblicato nella rivista specializzata
Current Osteoporosis Reports4.
Un apporto ottimale di calcio per preservare il tessuto osseo
Coprire il fabbisogno di calcio per prevenire l'osteoporosi
Quando si parla di salute delle ossa, spesso pensiamo al calcio. Facendo parte della composizione delle ossa, questo minerale è indispensabile per la mineralizzazione, la crescita e la salute delle ossa. Ecco perché la prevenzione delle malattie ossee, tra cui l'osteoporosi, richiede soprattutto un apporto ottimale di calcio. Tuttavia, non è raro riscontrare una carenza di calcio. Legata all'età o causata da alcune cattive abitudini alimentari, la carenza di calcio può essere evitata o trattata con l'aiuto di integratori alimentari. Tra gli integratori nutrizionali, il
calcio è proposto sotto diverse forme come il
calcio orotato.
Migliorare l'assorbimento del calcio grazie alla vitamina D e alla vitamina K
Prima di potersi fissare a livello delle ossa, il calcio deve essere assorbito a livello dell'intestino. È a questo livello che intervengono la
vitamina K e la vitamina D. A volte soprannominata la "vitamina del sole", quest'ultima è sintetizzata principalmente tramite l'azione della luce solare ultravioletta. Purtroppo, le condizioni non sono sempre favorevoli alla sintesi della vitamina D. Inoltre, non è la stessa in tutti gli individui, in particolare con l'età. Diventa quindi necessario un apporto supplementare tramite l'alimentazione. Sebbene la
vitamina D sia presente in alcuni alimenti quotidiani, sono stati sviluppati anche alcuni integratori alimentari per prevenire o curare una carenza. Queste formulazioni sono ideate a partire dalla
vitamina D3, una forma altamente biodisponibile di vitamina D.
Sostenere il metabolismo del calcio grazie al potassio e al magnesio
Come la vitamina D, sono state identificate altre sostanze nutritive per capitalizzare sul calcio presente nell'organismo. Tra queste molecole, vi sono due minerali indispensabili per l'organismo: il potassio e il magnesio. Secondo diversi studi, un apporto ottimale di magnesio e potassio permette di migliorare la densità ossea. Ciò si spiega con i ruoli di questi minerali nel metabolismo del calcio. Il potassio favorisce la ritenzione del calcio a livello dei reni laddove il magnesio è considerato un regolatore del calcio. Questo è il motivo per cui anche un'integrazione con
potassio e con
magnesio può essere presa in considerazione per prevenire le malattie ossee, come l'osteoporosi.
Delle sostanze nutritive specifiche per migliorare la densità ossea
Gli effetti benefici del silicio a livello delle ossa
Spesso meno conosciuto del calcio, del potassio e del magnesio, anche il silicio è un minerale benefico per la salute delle ossa. È ciò che hanno rivelato numerosi studi condotti a partire dagli anni Settanta. Un'analisi ha evidenziato in modo particolare un miglioramento della densità ossea in alcune persone sottoposte ad integrazione con silicio. Associata ad un apporto ottimale di vitamina D e di calcio, un'integrazione con silicio presenta diversi vantaggi per la prevenzione e il trattamento delle malattie ossee, tra cui l'osteoporosi. Fra gli integratori nutrizionali, il silicio è disponibile per il rafforzamento osseo in forma idrosolubile:
l'acido ortosilicico.
La scoperta delle proteine morfogenetiche dell'osso
I minerali non sono le uniche sostanze nutritive coinvolte nella densità ossea. Infatti, i ricercatori hanno anche studiato il ruolo delle proteine per lottare contro la perdita ossea. Negli anziani, uno scarso apporto di proteine è stato associato ad un maggiore rischio di fratture. Da una quarantina di anni, sono state studiate anche alcune proteine specifiche per prevenire e curare l'osteoporosi: le proteine morfogenetiche dell'osso. Scoperte dal chirurgo ortopedico Marshall Urist, queste proteine sono state oggetto di numerose pubblicazioni scientifiche
5. Nella prestigiosa rivista Science, le proteine morfogenetiche dell'osso sono state associate ad un fenomeno di autoinduzione delle ossa. In altre parole, queste proteine sono in grado di rigenerare le ossa. Per capitalizzare su questa importante scoperta scientifica, è disponibile un complesso di proteine morfogenetiche dell'osso all'interno del catalogo SuperSmart:
Bone Morphogenetic Proteins.
Dei potenti antiossidanti naturali per prevenire il rischio di frattura
Gli effetti osteoprotettivi degli antiossidanti
Sebbene le sostanze nutritive indicate sopra siano importanti per la formazione ossea, altre molecole sono state identificate per gli effetti protettivi a livello delle ossa. Questo è il caso di molti antiossidanti naturali. Tra questi, ci sono diversi carotenoidi come il beta-carotene, la luteina, la zeaxantina e il licopene. Riuniti all'interno del potente complesso
Carottol™ di SuperSmart, questi antiossidanti hanno rivelato degli effetti osteoprotettivi in diversi studi
in vitro e in vivo. In uno studio di coorte, un'integrazione con licopene ha permesso una riduzione del 34% del rischio di frattura non vertebrale.
I benefici della vitamina C a livello delle ossa
Come i carotenoidi, anche altri potenti antiossidanti naturali sono stati studiati per gli effetti osteoprotettivi. La vitamina C, per esempio, ha rivelato una doppia attività protettiva a livello delle ossa. Da un lato, la sua attività antiossidante permette di eliminare l'attività degli osteoclasti, che sono responsabili della distruzione ossea. Dall'altro lato, la vitamina C favorisce la differenziazione degli osteoblasti, che sono le cellule coinvolte nella formazione delle ossa. Uno studio ha dimostrato che un apporto ottimale di vitamina C potrebbe ridurre fino al 70% il rischio di frattura. Inutile dire che la vitamina C è di grande interesse per la salute delle ossa e la prevenzione delle fratture. Per un apporto ottimale, è possibile avvalersi di alcuni
integratori con vitamina C come la formulazione di ultima generazione
Liposomal Vitamin C.
L'attività protettiva del resveratrolo
Così come la vitamina C, anche il resveratrolo potrebbe prevenire la perdita ossea inibendo la formazione degli osteoclasti e favorendo la differenziazione degli osteoblasti. Condotto per 16 settimane su alcuni uomini adulti, uno studio ha rivelato un aumento della densità ossea nel gruppo sottoposto ad integrazione con
trans-resveratrolo.
Tutti questi studi e risultati confermano l'importanza di una nutrizione ottimale per mantenere le ossa in buona salute. Infatti è sulla base di questa affermazione che i team di SuperSmart hanno sviluppato il prodotto Super Bone Formula, una formula ottimizzata per preservare e migliorare la densità ossea. Contiene soprattutto calcio, vitamina K, vitamina D e magnesio. Per un'efficacia ottimale, può essere associata ad altre formulazioni menzionate in questo articolo, soprattutto a quelle contenenti degli antiossidanti.
> Bibliografia:
1. International Osteoporosis Foundation, World Osteoporosis Day, worldosteoporosisday.org
2. O Johnell et JA Kanis, An estimate of the worldwide prevalence and disability associated with osteoporotic fractures, Osteoporos Int, 2006, 17:1726.
3. EFFO and NOF, Who are candidates for prevention and treatment for osteoporosis? Osteoporos Int, 1997, 7:1.
4. Shivani Sahni et al., Dietary approaches for bone health: lessons from the Framingham Osteoporosis Study, Curr Osteoporos Rep., Août 2015, 13(4): 245–255.
5. L Grgurevic, M Pecina, S Vukicevic, Marshall R. Urist and the discovery of bone morphogenetic proteins, Int Orthop, Mai 2017, 41(5):1065-1069.