Memoria: gli effetti benefici delle xantofille

Avete mai sentito parlare delle xantofille? Dei pigmenti di colore giallo, queste molecole naturali fanno parte della grande famiglia dei carotenoidi. Sebbene questi ultimi siano noti per il potente potere antiossidante, le xantofille sono spesso sconosciute. Tuttavia, questi pigmenti naturali hanno un elevato potenziale terapeutico, come evidenziato da diversi studi condotti negli ultimi anni. Recentemente, alcuni ricercatori sono riusciti a evidenziare gli effetti positivi di queste molecole sulle prestazioni cognitive quali la memoria e la concentrazione¹. Facciamo il punto su questa nuova scoperta.

L'importanza delle xantofille per le funzioni cognitive

Se le xantofille sono oggi studiate per migliorare le prestazioni cognitive, questo può essere spiegato dal fatto che la loro struttura è simile a quella dei caroteni. Alcuni studi suggeriscono che un'integrazione con caroteni potrebbe migliorare le prestazioni cognitive². Derivate dai caroteni, le xantofille potrebbero così rivelarsi benefiche per le funzioni cognitive. Questa ipotesi è stata confermata anche da alcune ricerche recenti. I ricercatori hanno mostrato che dei livelli bassi di xantofille nel plasma o nel siero potrebbero contribuire al declino delle funzioni cognitive negli anziani. Questo è il motivo per cui gli scienziati stanno ormai rivolgendo il loro interesse a un'integrazione con xantofille per migliorare le prestazioni cognitive e per lottare contro l'invecchiamento.

Uno studio su larga scala per valutare l'interesse delle xantofille

Nel 2017, un team di ricerca britannico-irlandese ha svelato i risultati di uno studio condotto su due xantofille: la luteina e la zeaxantina. Note per l'effetto protettivo a livello della retina, queste due molecole potrebbero anche migliorare le prestazioni cognitive. Questa è l'ipotesi che hanno voluto approfondire i ricercatori, analizzando i dati di uno studio su larga scala: The Irish LongituDinal Study on Ageing (TILDA). Condotto su diverse migliaia di persone con più di 50 anni, questo studio irlandese mira a raccogliere numerose informazioni sulla salute. Tra queste, i ricercatori si sono interessati in modo particolare ai risultati sulla salute mentale e sulle prestazioni cognitive. Per confermare l'interesse di un'integrazione con xantofille, hanno confrontato questi dati con le misurazioni dei livelli di luteina e zeaxantina.

Degli effetti positivi sulle prestazioni cognitive

Condotte su 4076 persone, le analisi dei ricercatori hanno confermato che dei livelli plasmatici più elevati di zeaxantina e luteina erano associati a un miglioramento delle prestazioni mentali. Ad esempio, i ricercatori hanno riscontrato dei risultati migliori a livello della memoria nei soggetti con alti livelli di xantofille. È stata anche riscontrata un'elaborazione più rapida delle informazioni nelle persone con un livello elevato di zeaxantina. In base a queste osservazioni, un'integrazione con luteina e zeaxantina potrebbe così avere degli effetti significativi sulle prestazioni cognitive. Per questo, sono in corso nuovi studi per comprendere meglio l'azione benefica delle xantofille e per valutarne l'effetto antietà per lottare contro il declino cognitivo, all'origine di alcune malattie neurologiche come il morbo di Alzheimer.

Questi nuovi risultati confermano il potenziale terapeutico delle xantofille, che sono già disponibili sotto forma di integratori alimentari. Questo è ad esempio il caso della luteina, che è particolarmente indicata nella prevenzione e nel trattamento della degenerazione maculare della retina (DMLE) e della cataratta. La luteina e la zeaxantina sono anche presenti nella formulazione dell'integratore alimentare Carottol™< /a >, un complesso di carotenoidi naturali.

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> Bibliografia:
1. Joanne Ferney et al., Plasma Lutein and Zeaxanthin Are Associated With Better Cognitive Function Across Multiple Domains in a Large Population-Based Sample of Older Adults: Findings from The Irish Longitudinal Study on Aging, J Gerontol A Biol Sci Med Sci, 330, 20 January 2017.
2. Grodstein F, et al., A Randomized Trial of Beta Carotene Supplementation and Cognitive Function in Men: The Physicians' Health Study II, Arch Internal Med,167, 2184-2190, 2007.