Dei dati allarmanti sulla salute cardiovascolare
Questi nuovi risultati si inseriscono in un contesto marcato da un crescente numero di studi sulla salute cardiovascolare. Il motivo? Le malattie cardiovascolari sono tra le principali cause di mortalità nel mondo. Nel 2015, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che le partologie cardiovascolari fossero responsabili di 17,5 milioni di decessi ogni anno2. Questo è il motivo per cui gli studi scientifici si moltiplicano per apportare nuove soluzioni per la prevenzione e il trattamento più efficace per la lotta contro queste malattie. Perciò, i ricercatori cinesi si sono interessati a una malattia cardiovascolare frequente: l'aterosclerosi. Ciò è dovuto ad un accumulo di lipidi a livello delle arterie. Raggruppandosi, i lipidi possono gradualmente formare delle placche aterosclerotiche, note anche come ateromi3. Interessando la circolazione sanguigna, questi ultimi possono anche portare all'ostruzione totale o alla rottura delle arterie. Benché la sua evoluzione sia presentata come lenta, questa malattia può portare a gravi complicazioni di salute. La prevenzione è quindi una sfida importante nella lotta contro l'aterosclerosi. Fortunatamente, diversi percorsi sono stati considerati dai ricercatori per limitare l'insorgenza di questa malattia. Tra questi, i ricercatori cinesi hanno studiato l'interesse degli antociani per limitare i fattori di rischio cardiovascolare.Numerosi fattori di rischio cardiovascolare
Sebbene una predisposizione genetica possa spiegare alcuni casi di aterosclerosi, sono stati identificati diversi fattori di rischio. Ipertensione, diabete, iperlipidemia, ipercolesterolemia, obesità, tabagismo, sedentarietà... ognuno dei quali può influire negativamente sulla salute cardiovascolare, aumentando il rischio di sviluppo di aterosclerosi. L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che la maggior parte delle malattie cardiovascolari potrebbero essere evitate lottando contro questi fattori di rischio. Oltre alle campagne di informazione e di prevenzione, i ricercatori stanno lavorando per sviluppare strategie nutrizionali e terapeutiche per limitare il numero di casi. Tra le soluzioni valutate dai ricercatori, gli antociani potrebbero essere una pista importante!2. Dei risultati promettenti con un'integrazione con antociani
Valutazione dell'interesse degli antociani in caso di ipercolesterolemia
Nel loro studio condotto tra il 2008 e il 2010, il team di ricercatori ha seguito 146 pazienti, di età compresa tra i 40 e i 65 anni, con ipercolesterolemia, ovvero che presentavano un eccesso di colesterolo nel sangue. Per valutare gli effetti di un'integrazione con antociani, questi pazienti sono stati divisi in due gruppi: un gruppo sottoposto ad integrazione con antociani con un dosaggio giornaliero di 320 mg ed un "gruppo placebo" che assumeva delle capsule che non contenevano antociani. Durante il loro studio, gli scienziati hanno seguito l'evoluzione dei vari parametri, tra cui i livelli di lipidi nel sangue e la presenza di marcatori e molecole dell'infiammazione. Tra questi, in particolare le chemochine hanno attirato l'attenzione dei ricercatori. Infatti, queste molecole del sistema immunitario sono note per essere coinvolte nella reazione infiammatoria all'origine dell'aterosclerosi.Messa in evidenza dell'azione delle antocianine sulle chemochine
Nel corso dell'analisi dei risultati, i ricercatori hanno confrontato le misurazioni effettuate prima dell'inizio dello studio con i dati ottenuti dopo 12 e 24 settimane di integrazione. Prima del trattamento, tutti i pazienti avevano un livello simile di chemochine. Dopo 12 settimane di integrazione, le concentrazioni plasmatiche di chemochine CXCL8 e CXCL5 erano leggermente diminuite nei pazienti che assumevano degli antociani. Questo risultato si è rivelato più significativo al termine delle 24 settimane di integrazione. I ricercatori hanno infatti riscontrato una significativa diminuzione delle concentrazioni plasmatiche in molte chemochine tra cui CXCL7, CXCL5, CXCL8, CXCL12 e CCL2. Questi risultati sono molto incoraggianti dato che le chemochine sono associate allo sviluppo dell'aterosclerosi.Altre azioni benefiche delle antocianine
Oltre a indurre una diminuzione delle chemochine, gli antociani potrebbero anche avere un impatto sui marcatori infiammatori e sui parametri lipidici. Rispetto al gruppo placebo, i soggetti sottoposti ad integrazione con antociani presentavano una minore concentrazione di alcuni marcatori infiammatori come la proteina C-reattiva o l'interleuchina-1. Inoltre, l'integrazione con antociani sembra aver avuto un effetto positivo sui livelli di colesterolo. Alla fine dello studio, i ricercatori hanno infatti osservato un miglioramento del livello di colesterolo buono (HDL) che è passato in media da 1,22 mmol/L a 1,37 mmol/L nei soggetti sottoposti ad integrazione. Al contrario, il livello di colesterolo cattivo (LDL) è diminuito in questi pazienti. Questo livello è aumentato in media da 3,36 mmol/L a 3,01 mmol/L. Il che significa che gli antociani potrebbero diventare dei preziosi alleati nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e nella lotta contro l'ipercolesterolemia.Gratis
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