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03-07-2017

Delle bacche dal potente potere antiossidante

antioxydant berries Gli estratti di mirtilli rossi o mirtilli canadesi, di fragole, di mirtilli di palude, di mirtilli blu, di bacche di sambuco e di lamponi sono ricchi di antocianine, dei pigmenti della famiglia dei flavonoidi che hanno un potente potere antiossidante. Si trovano questi sei estratti in un supplemento nutrizionale chiamato Optiberry®. Alcuni studi ne hanno mostrato il potere antiossidante così come le proprietà anticancerogene e antiangiogeniche.

Le antocianine sono dei componenti comuni della frutta e dei legumi e, in particolare, delle bacche, alle quali ne conferiscono la pigmentazione e servono da antiossidanti naturali. Prove scientifiche sempre più numerose mostrano che le bacche ricche di antociani possiedono numerosi effetti benefici potenziali per la salute ed esercitano un’azione protettiva. Soprattutto sembrano avere delle attività antiossidanti e antiangiogeniche. Gli antociani aiutano anche a mantenere l’integrità del DNA, servono da agenti antinfiammatori e antimutageni e conferiscono una protezione cardiovascolare mantenendo la permeabilità vascolare.
Le antocianine si differenziano dagli altri flavonoidi naturali per la serie di colori che ne possono derivare. Hanno anche un potente potere antiossidante. Uno studio afferma che, su 150 flavonoidi, sono loro che hanno la più forte capacità antiossidante e li posiziona soprattutto su questo piano davanti alle proantocianidine oligomeriche (OPC).

Alcune prove sperimentali indicano che certi antociani hanno delle proprietà antinfiammatorie; alcuni risultati suggeriscono che la somministrazione di antociani per via orale può essere benefica nel trattamento del diabete e delle ulcere e che potrebberono esercitare delle attività antivirali e antibatteriche.

Dei potenti antiossidanti

Degli effetti benefici per la salute degli estratti di bacche sono attribuiti in gran parte alle loro proprietà antiossidanti. Queste ultime possono essere misurate utilizzando una serie di standard come la capacità di assorbimento dell’ossigeno radicale (ORAC).
Uno studio ha valutato l’efficacia antiossidante e l’assenza di rischio cellulare di 20 miscugli diversi di mirtillo rosso, di sambuco, di mirtillo di palude, di lampone e di fragola. Tutte le combinazioni sono state testate e Optiberry® ha dimostrato la più forte attività antiossidante determinata dall’ORAC. La sua efficacia era superiore a quella di tutte le altre combinazioni testate1.

Per valutare in vivo le proprietà antiossidanti di Optiberry®, alcuni animali carenti di vitamina E sono stati esposti a un sistema di ossigeno iperbarico per indurre un’ossidazione. Negli animali a cui è stato somministrato Optiberry® per 8 settimane prima di essere stati esposti all’ossigeno iperbarico, il glutatione è stato protetto nei polmoni e nel fegato. Inoltre, nutrire gli animali con Optiberry® due settimane prima di esporli all’ossigeno iperbarico li proteggeva da un’ossidazione dell’organismo in confronto agli animali testimoni2.

Un’attività anticancerogena e antiangiogenica

Alcuni studi epidemiologici confermano che coloro che assumono molte bibite e alimenti ricchi di polifenoli hanno un rischio più basso di contrarre il cancro. Le bacche possono agire individualmente o in sinergia per prevenire la carcinogenesi.
Sei campioni di estratti di bacche e un miscuglio di questi sei estratti sono stati studiati per valutarne le proprietà antiossidanti e antiangiogeniche. I sei campioni hanno inibito l’espressione del fattore di crescita vascolare endoteliale, un marcatore dell’angiogenesi. Optiberry®, il miscuglio di estratti di sei bacche, ha dimostrato un’efficacia superiore3.
Alcuni ricercatori dell’Università dello stato dell’Ohio a Columbus, hanno osservato che il mirtillo canadese e un miscuglio di bacche (Optiberry®), in vivo, preveniva l’angiogenesi inibendo l’infiltrazione dei macrofagi in un emangioma4. (L’infiltrazione dei macrofagi stimola l’angiogenesi e favorisce le metastasi). In alcuni topi trattati con Optiberry®, le cellule dell’endotelio mostravano una capacità ridotta di formare l’emangioma e la crescita del tumore era diminuita del 50% in confronto a degli animali che ricevevano delle cellule non trattate5.
È stato dimostrato che dei componenti del mirtillo di palude inibiscono la cancerogenesi su alcune linee cellulari del cancro alla mammella6 o alla prostata7. È stato anche osservato che degli estratti di mirtillo rosso e di Aronia, in vitro, prevenivano la cancerogenesi del colon8 laddove degli estratti di fragola e di mirtillo rosso inibivano la mutagenesi su alcune linee cellulari del cancro alla mammella o al collo dell’utero9.

Un’azione antibatterica

Delle bacche hanno mostrato la loro capacità a colpire le infezioni. È stato così messo in evidenza il fatto che il mirtillo di palude indebolisce l’infezione da Helicobacter pylori e inibisce l’adesione del virus dell’influenza. In uno studio in vitro, è stato anche messo in evidenza il fatto che il mirtillo di palude influenza alcuni ceppi di batteri Listeria e che il lampone e la mora avevano un’azione sull’inibizione di batteri Gram-positivi e Gram-negativi.
Singolarmente, molti estratti di bacche, lampone, fragola, mirtillo di palude, sambuco, mirtillo rosso e mirtillo blu, così come dei miscugli di estratti, hanno mostrato la loro capacità di inibire in maniera signifcativa la crescita dell’Helicobacter pylori associati o meno alla claritromicina. Il trattamento classico dell’infezione da Helicobacter pylori è costituito dalla combinazione di certi antibiotici con agenti antiacidi. Uno dei principali motivi del mancato successo di questo trattamento convenzionale è la resistenza crescente à degli antibiotici come la claritromicina.
In questo studio, alcune sospensioni diluite di cellule provenienti da culture di Helicobacter pylori sono state incubate con diverse concentrazioni di fragola, di lampone, di mirtillo di palude, di sambuco, di mirtillo rosso, di mirtillo blu o del miscuglio di Optiberry®. Dei campioni diluiti di ognuno di questi miscugli sono stati nuovamente sottoposti a cultura ed è stato determinato il numero di colonie di Helicobacter pylori. Allo stesso modo una serie di sospensioni diluite di cellule con degli estratti di bacche sono state esposte alla claritromicina, poi sottoposte a cultura. La quantificazione delle colonie di Helicobacter pylori ha mostrato che tutti gli estratti inibivano in maniera significativa l’H. pylori in confronto ai testimoni. Gli estratti hanno anche aumentato la sensibilità dei batteri alla claritromicina, visto che il miscuglio Optiberry® ha mostrato l’effetto più potente e alla più bassa concentrazione testata 10.

Protezione dei vasi sanguigni

La capacità delle antocianine di proteggere i grossi e i piccoli vasi sanguigni dalle lesioni ossidative deriva da una serie di effetti che vanno fino all’attenuazione delle lesioni provocate da dei livelli glicemici elevati nei microvasi, responsabili di complicanze nei diabetici.
Nel corso dell’infiammazione, alcuni enzimi danneggiano il tessuto congiuntivo nei capillari, provocando l’infiltrazione di sangue nei tessuti circostanti. Vengono così liberati degli ossidanti che danneggeranno le pareti dei vasi sanguigni. Le antocianine esercitano un effetto protettivo in modi diversi. In primo luogo, neutralizzano gli enzimi responsabili della distruzione del tessuto congiuntivo. Successivamente, la loro capacità antiossidante impedisce agli ossidanti di danneggiare le proteine delle pareti dei vasi sanguigni. Degli studi su animali hanno mostrato che un’integrazione con degli antociani preveniva l’infiammazione e le lesioni dei vasi sanguigni che ne derivano11.

Lottano contro l’aterosclerosi

La capacità delle antocianine di contrastare gli ossidanti le rende degli elementi fondamentali contro l’aterosclerosi. Prima di tutto, prevengono una fase chiave dell’aterogenesi, quella dell’ossidazione delle LDL. In alcuni studi in vitro, degli estratti di mirtillo blu, anche in quantità molto basse, proteggevano efficacemente le LDL dall’ossidazione. Alcuni ricercatori americani hanno constatato che l’estratto di mirtillo blu era un antiossidante più potente della vitamina C. In uno studio condotto su alcune donne con ritardo della crescita intrauterina (che si manifesta con un rallentamento della crescita fetale), l’assunzione di antocianine ha fatto diminuire in due mesi i livelli di LDL ossidati da 1,04 mU/ml a 726, laddove questi livelli aumentavano nel gruppo testimone.
Inoltre, le antocianine proteggono l’integrità delle cellule endoteliali che tappezzano le pareti dei vasi sanguigni. Uno studio realizzato alla Tufts University, a Boston, ha constatato che le antocianine di bacche di sambuco erano rapidamente integrate nelle membrane delle cellule endoteliali dove prevenivano l’ossidazione.
Inoltre, le antocianine distendono i vasi sanguigni. Alcuni ricercatori francesi hanno trattato le aorte di animali con la norepinefrina che contrae i vasi sanguigni. La presenza di delfinidina, un’antocianidina, ha disteso l’aorta dell’89%, laddove un’altra antocianidina non aveva alcun effetto.
È stato mostrato che la capacità antinfiammatoria delle antocianine aiutava a diminuire le reazioni allergiche. In uno studio, alcuni ricercatori bulgari hanno somministrato a degli animali istamina e serotonina che provocavano delle reazioni allergiche e aumentavano la capillarità dei vasi sanguigni. Gli animali sono stati sottoposti a integrazione con diversi flavonoidi. Gli antociani hanno mostrato l’effetto antinfiammatorio più potente di tutti i flavonoidi testati.

Prevenzione di certe complicanze del diabete

Le lesioni provocate da dei livelli elevati di glucosio sui microvasi sono responsabili della maggior parte delle complicanze del diabete. Le proteine di collagene diventano quindi legate a degli zuccheri determinando delle anomalie nel collagene dei vasi sanguigni. In uno studio tedesco, 12 pazienti diabetici adulti hanno assunto quotidianamente per due mesi 600 mg di antocianine. Alla fine dello studio, la produzione di collagene anomalo era significativamente diminuita12.
Una delle complicanze più gravi del diabete è la retinopatia, che può portare alla cecità. Si verifica quando l’organismo cerca di riparare i capillari danneggiati porosi e quando lo fa tramite una sovrapproduzione di proteine anomale. In primo luogo, le antocianine lottano contro la porosità dei capillari prevenendo la proliferazione di proteine anomale. In uno studio italiano, 30 su 40 soggetti con una retinopatia hanno mostrato dei miglioramenti significativi dopo l’assunzione quotidiana per diverse settimane di 120 mg di antocianine. Non si è manifestato alcun miglioramento nei testimoni13.

Un’azione protettiva sul cervello

Per quanto riguarda il cervello, è stata puntata molta attenzione sui mirtilli rossi di cui si è mostrato l’effetto preventivo sul decadimento cerebrale, sulle lesioni indotte da un incidente vascolare cerebrale e un’azione protettiva sull’ippocampo contro le lesioni cerebrali14. Alcuni ricercatori dell’università di Tufts hanno constatato che la somministrazione di mirtilli ad alcuni ratti anziani stimolava il funzionamento della loro memoria e li riportava al livello di quello dei giovani animali. Diminuiva anche i livelli dei marcatori dello stress ossidativo.



1. Yasmin T. et al., Antioxidant capacity and safety of various anthocyanin berry extract formulations, Research Communications in Pharmacology & Toxicology, 8: IV, 25-33, 2003.
2. Bagchi M. et al., Safety and efficacy of a novel anthocyanin-rich multiple berry extract in vivo models, Annual Meeting of the Society of Toxicology, vol 4, March 2005, N S-1, Abs. 1393.
3. Roy S. et al., Antiangiogenic property of edible berries, Free Radical Research, 2002, 36: 1023-1031.
4. Atalay M. et al., Anti-angiogenic property of edible berry in a model of hemangioma, FEBS Lett., 2003, 544, 1-3: 252-7.
5. Bagchi D. et al., Anti-angiogenic, antioxidant and anticarcinogenic properties of a novel anthocyanin-rich berry extract formula, Biochemistry (oscow), 2004, 69: 75-80.
6. Ferguson P.J. et al., A flavonoid fraction from cranberry extract inhibits proliferation of human tumor cell lines, J. Nutr., 2004, 134, 6: 1529-35.
7. Seeram N.P. et al., Total cranberry extract versus its phytochemical constituents: antiproliferative and synergistiv effects against human tumor cell lines, J. Agri. Food Chem., 2004, 52, 9;2512-7.
8. Zhao C. et al., Effects of commercial anthocyanin-rich extract on colonic cancer and nontumorigenic cell growth, J. Agric. Food Chem., 2004, 52, 20: 6122-8.
9. Wedge D.E. et al., Anticarcinogenic activity of strawberry, blueberry and raspberry extracts to breast and cervical cancer cells, J. Med. Food, 2001, 4, 1:49-51.
10. Chatterjee A. et al., Inhibition of Helicobacter pylori in vitro by various berry extracts, with enhanced susceptibility to clarithromycin, Mol. Cell. Biochem., 2004, 265, 1-2: 19-26.
11. Bertuglia S. et al., Effect of vaccinium myrtillus anthocyanosides on ischemia reperfusion injury in hamster cheek pouch microcirculation, Pharmacol. Res., 1995, 31(3/4): 183-7.
12. Boniface R., Effect of anthocyanins on human connective tissue metabolism in the human, Klin. Montsble Augenheilkd, 1996 Dec, 209(6): 368-77.
13. Perossini M., Diabetic and hypertensive retinopathy therapy with vaccinium myrtillus antocyanosides, Metabolism, 2000 Jul, 49(7): 880-5.
14. De Revera et al., The effect of antioxidants in the senescent auditory cortex, Neurobiol. Aging, June 9, 2005. Wang Y. et al., Dietary supplementation with blueberry, spinach or spirulina reduces ischemic brain damage, Exp. Neurol., 2005, 193, 1:75-84. Galli R.L. et al., Blueberry supplemented diet reverse decline in hippocampal HSP70 neuroprotection, Neurobiol. Aging, April 30, 2005.
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