Home   >  Longevità (Antietà)  >  L'ossalacetato allunga la vita...
12-12-2012

L'ossalacetato allunga la vita

"Una sostanza brevettata in grado di simulare la restrizione calorica e quindi aumentare la durata della vita e ritardare l'insorgenza delle malattie legate all'età. "

Per prolungare la vita degli organismi unicellulari e pluricellulari animali, molti tentativi sono stati fatti nel corso degli ultimi 70 anni: composti nutrizionali, integratori antiossidanti e vitaminici, esercizio fisico, ormoni... Anche se questi tentativi a volte migliorano la salute, solo l'attivazione di alcuni geni benefici potrebbe consentire di aumentare la durata della vita.
Tra i metodi efficaci per allungare la vita media e massima può rientrare l'attivazione di alcuni geni tramite la restrizione calorica, cioè, limitando l'apporto di calorie totali provenienti da carboidrati, lipidi o proteinead un livello del 25% - 60% al di sotto del normale.

L'ossalacetato imita e riproduce i noti effetti e benefici della restrizione calorica senza la necessità di farvi ricorso.
L'acido ossalacetico, o ossalacetato, che ne è la forma ionica, si trova naturalmente nelle arance e nelle mele appena raccolte. Tuttavia, questa molecola è altamente instabile e non si conserva più di un giorno a temperatura ambiente. Nell'organismo, l'ossalacetato è presente in ogni cellula, e i suoi metaboliti sono direttamente coinvolti nella produzione di energia mitocondriale poiché appaiono come intermediari nel ciclo di Krebs.

Attraverso un processo complesso, l'ossalacetato può ora essere stabilizzato e reso perfettamente biodisponibile. Questa sostanza ha anche ricevuto uno dei primi brevetti nel quadro dell'allungamento della vita, imitando gli effetti della restrizione calorica. In questo senso, l'ossalacetato è vicino alle proprietà di resveratrolo ma agisce con meccanismi diversi.
È uno dei pochi prodotti la cui capacità di aumentare la durata è stata verificata su topi maschi, che hanno una vita più breve dei topi femmina. Quando è stato raggiunto il tasso di mortalità media del 50%, è stato constatato per l'integrazione di ossalacetato determinava un aumento della vita media di circa il 25% rispetto ai topi di controllo.
Oltre a questi ottimi risultati, i ricercatori hanno scoperto che i topi sottoposti al solo apporto di ossalacetato presentavano sintomi minimi di infiammazione e una minor tendenza al fenomeno della "curvatura delle ossa" associato con l'età. Inoltre, la densità ossea era superiore rispetto agli animali di controllo, indicando un'efficacia contro l'osteoporosi.

Studi successivi hanno dimostrato che l'attività dell'ossalacetato non è limitata ai topi. È stato così possibile verificare nella mosca Drosophila melanogaster un aumento della durata della vita del 20%, in media, dopo l'aggiunta di ossalacetato all'alimentazione. Risultati simili sono stati ottenuti anche sul verme C. elegans nematode.

Prolungare la vita e proteggere il corpo dalle malattie dell'invecchiamento (malattie renali, malattie autoimmuni, diabete)
Secondo ricerche recenti, l'ossalacetato avrebbe altre proprietà eccezionali, non solo nei topi ma anche negli esseri umani:
- Migliora i risultati di tutti i test di resistenza nei topi,
- Rafforza in modo significativo lo stato antiossidante,
- Regola la glicemia,
- Si oppone alla denaturazione degli acidi nucleici nei mitocondri,
- Protegge le cellule pancreatiche, i tessuti cerebrali e gli organi della visione, limitando lo sviluppo di cataratta e AMD,
- Ha un effetto positivo sull'artrite e sulle rigidità articolari,
- Blocca la produzione di grassi da parte dell'organismo,
- Ripara il DNA nelle cellule, della pelle o di altri tessuti, danneggiati dai raggi UV,
- Riduce alcuni sintomi causati dall'alcolismo cronico (perdita di peso, nausea, diarrea, tremori...) o semplicemente quelli di una sbornia a seguito di un consumo di alcol,
- Riduce l'apoptosi,
- Ritarda l'insorgenza della maggior parte delle complicanze associate alle malattie legate all'età,
- Riduce l'incidenza o il trattamento del tumore primario o metastatico. Può essere assunto prima, durante o dopo la chemioterapia,
- E, soprattutto, regola l'espressione di alcuni geni benefici attivati durante la restrizione calorica.

L'ossalacetato imita in questo modo le condizioni cellulari ottenute con la restrizione calorica ma senza la necessità di ridurre l'assunzione di cibo. Consente i ripristinare il rapporto NAD+/NADH. Infatti, attraversando facilmente le membrane cellulari, è ridotto in malato dall'enzima malato deidrogenasi nel citosol. Questa reazione converte anche NADH in NAD+, aumentando così il rapporto NAD+/NADH che è legato all'effetto di segnalazione che permette l'espressione di geni benefici, imitando efficacemente l'effetto della restrizione calorica.

La restrizione calorica (dal 30 al 50%) è un metodo ampiamente dimostrato di prolungare la durata della vita dei mammiferi, compresi i primati. Ha un effetto benefico sulla maggior parte dei parametri biologici e ritarda l'insorgenza di malattie degenerative (demenza, Alzheimer, Parkinson). Negli esseri umani, la restrizione calorica riduce il rischio di aterosclerosi, picco glicemico a digiuno, pressione arteriosa sistolica e diastolica, trigliceridi, colesterolo LDL e colesterolo totale.
Fornire, attraverso l'integrazione nutrizionale, l'equivalente della restrizione calorica è un importante passo avanti per opporsi all'invecchiamento e alle malattie degenerative. L'ossalacetato, in quanto mimetico della restrizione calorica, induce cambiamenti numerosi e benefici nell'espressione genetica. È anche uno dei pochi integratori ad aver dimostrato di allungare effettivamente la vita.

Dopo la revisione, l'FDA americana ha designato l'ossalacetato come "farmaco orfano" per il trattamento del glioma (compreso il glioblastoma). Questa denominazione è utilizzata per incoraggiare lo sviluppo di sostanze naturali che aiutano a combattere le "malattie orfane" e che normalmente non potrebbero essere sviluppati a causa del piccolo numero di persone che soffrono di queste malattie. L'ossalacetato è anche oggetto di sperimentazioni cliniche per il trattamento del morbo di Parkinson. I risultati di questi studi saranno pubblicati a breve.
A découvrir aussi
21-08-2019
Resveratrolo: un nuovo straordinario studio conferma il...
Alcuni ricercatori dell'Università di Exeter sono riusciti a ringiovanire alcune cellule senescenti in laboratorio 1 grazie ad una molecola già nota per i suoi effetti...
Piu info
25-07-2016
Questa scoperta potrebbe farvi guadagnare 10, 20...
La ricerca sulla longevità umana ha compiuto un passo storico.Ignorato dai media occidentali, gli scienziati russi hanno sviluppato una sostanza che può prolungare la durata...
Piu info
21-08-2019
Una sostanza antinvecchiamento prodotta dopo la digestione...
Continua la lotta contro l'invecchiamento. Alcuni ricercatori che lavorano per una società start-up hanno scoperto gli effetti benefici dell'urolitina A 1 , una sostanza prodotta...
Piu info
Seguici
Selezioni la lingua scelta
itfrendeesnlpt

Gratis

Ti ringraziamo per la visita, prima di uscire

ISCRIVITI AL
Club SuperSmart
Ed approfitta
di promozioni esclusive:
  • Gratis: la pubblicazione scientifica settimanale "Nutranews"
  • Delle promozioni esclusive ai membri del club
> Continua