Olimpiadi: un trampolino di lancio per lottare contro la sedentarietà

È ufficiale, le Olimpiadi si terranno a Parigi nel 2024 e a Los Angeles nel 2028. Per la comunità scientifica, anche questi eventi sportivi su larga scala sono molto importanti. Rappresentano un potente mezzo di prevenzione e promozione per la salute. Sono l'occasione per ricordare l'importanza dell'attività fisica per mantenersi in forma, per preservare la propria salute e prevenire l'insorgenza di alcune malattie. E la posta in gioco è alta alla luce degli ultimi dati sulla sedentarietà nel mondo. Pubblicate nella prestigiosa rivista Nature¹, le ultime statistiche sono allarmanti. Scoprite questi risultati e gli strumenti utilizzati per lottare contro la mancanza di attività fisica!

Lottare contro la sedentarietà, un problema di salute pubblica

Gli ultimi anni sono stati segnati da un aumento della sedentarietà. Ciò sarebbe dovuto principalmente all'evoluzione delle nostre società, con lo sviluppo di attività sempre più sedentarie, un entusiasmo per i mezzi di trasporto chiamati "passivi", un calo dell'attività sportiva... Questa mancanza allarmante di attività fisica preoccupa le autorità sanitarie. Secondo i dati scientifici attuali, gli esperti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stimano che la sedentarietà sarebbe uno dei principali dieci fattori di rischio di mortalità nel mondo².

Le cifre della sedentarietà nel mondo nel 2017

Un team di ricerca di Stanford ha appena elaborato una panoramica della sedentarietà nel mondo nel 2017. Grazie a un'applicazione mobile, gli scienziati sono stati in grado di raccogliere il numero di passi effettuati in 95 giorni da 717.000 persone, sia uomini che donne, suddivisi in oltre un centinaio di paesi. Alla fine del loro studio, gli scienziati hanno rivelato dei risultati allarmanti. Secondo i dati raccolti grazie all'applicazione, il numero di passi effettuati dagli utenti è ben al di sotto di quanto raccomanda l'OMS. I ricercatori hanno infatti identificato un certo numero di passi medio inferiore ai 5.000 passi al giorno, ovvero più di due volte inferiore rispetto alla raccomandazione giornaliera di 10.000 passi.

Delle disuguaglianze di attività fisica nel mondo

Nel loro studio, gli scienziati hanno anche mostrato delle differenze significative da un paese all'altro, ma anche all'interno dello stesso territorio. Hanno denominato queste disparità: "disuguaglianze di attività fisica" per le persone attive con un'"attività ricca" e per le persone sedentarie con un'"attività povera". Per approfondire questi risultati e capire meglio l'origine di questa "disuguaglianza di attività", i ricercatori hanno valutato l'indice di massa corporea dei partecipanti. Confrontando questo valore con il numero di passi fatti, i ricercatori hanno confermato il forte legame tra la mancanza di attività fisica e l'obesità. Inoltre, hanno scoperto che in uno stesso paese, più la disuguaglianza fisica è elevata, più alto è il tasso di obesità.

Diversi fattori che favoriscono la sedentarietà

Focalizzando l'attenzione sulla "disuguaglianza dell'attività" all'interno di un dato paese, i ricercatori hanno anche identificato diversi parametri che possono favorire la mancanza di attività fisica. Hanno evidenziato in modo particolare dei fattori ambientali. Nell'area urbana, le "disuguaglianze di attività fisica" erano più basse. Questo potrebbe essere spiegato da un ambiente più favorevole allo spostamento a piedi. Gli scienziati hanno inoltre notato delle differenze tra gli uomini e le donne. Secondo i dati ottenuti grazie all'applicazione mobile, le donne tenderebbero ad essere più sedentarie rispetto agli uomini.

Delle misure di prevenzione e promozione per la salute

Questi nuovi dati sulla sedentarietà nel mondo hanno confermato le stime dell'OMS. Le autorità sanitarie pubbliche avevano già stimato che il 60-85% della popolazione mondiale conduceva una vita sedentaria³. Di fronte a questa situazione allarmante, gli Stati membri dell'OMS si sono impegnati a ridurre tale percentuale del 10% entro il 2025. Per questo, sono state adottate molte misure. In termini di comunicazione, i messaggi di prevenzione e promozione dello sport sono in crescita. A livello pratico, l'attività sportiva è incoraggiata fin dalla più tenera età, con l'introduzione di numerose attività extrascolastiche. Nelle città, l'impiego di modalità di trasporto "attive" è incoraggiato dallo sviluppo di zone pedonali, piste ciclabili...

Delle raccomandazioni per frenare la crescente sedentarietà

Oltre alle misure adottate dai vari Stati membri dell'OMS, gli esperti scienziati hanno anche fatto diverse raccomandazioni in termini di attività fisica per ogni fascia di età. Secondo i loro studi, i bambini dovrebbero praticare ogni giorno almeno 60 minuti di attività fisica di intensità da moderata a intensa. Ogni settimana, gli adulti dovrebbero a loro volta praticare almeno 150 minuti di attività fisica di intensità moderata o 75 minuti di attività fisica intensa. La pratica regolare di attività fisica deve anche essere associata a delle buone abitudini alimentari, con una dieta sana ed equilibrata.

Numerose ricerche promettenti

La sedentarietà è una questione molto studiata negli ultimi anni. I ricercatori si interessano in modo particolare alla difficoltà a sentirsi motivati per fare sport, a conservare un'attività sportiva regolare o anche a riprendere un'attività fisica. A questo proposito, in un articolo precedente Nutranews, abbiamo menzionato una scoperta sorprendente sulla perdita di motivazione in alcune persone obese. Uno studio ha infatti confermato il ruolo svolto dalla dopamina nel meccanismo di motivazione. Secreta a livello del sistema nervoso centrale, la dopamina è un neurotrasmettitore coinvolto nel processo di ricompensa. Sulla base dei dati scientifici attuali, preservare l'attività dopaminergica potrebbe favorire la motivazione e contribuire al benessere generale dell'organismo. È anche per questo motivo che sono stati identificati dei precursori della dopamina : la N-acetil L-tirosina, la L-fenilalanina o anche un estratto di avena verde (Avena sativa).

Delle soluzioni efficaci per lottare contro l'obesità

Sono stati condotti anche molti studi per lottare contro il sovrappeso e l'obesità. Questi studi hanno già permesso di comprendere meglio i meccanismi coinvolti nell'aumento di peso. Hanno anche permesso di identificare delle soluzioni efficaci per contrastare l'accumulo di grassi all'interno dell'organismo e favorire la perdita di peso. Gli scienziati hanno scoperto in modo particolare delle molecole che permettono di regolare l'appetito, molte delle quali sono state raccolte all'interno della formula Appetite Control Formula. Sono stati anche scoperti dei prodotti dimagranti dall'effetto soppressore dell'appetito, come l'estratto di carrube. Un'alga, l' ascofillo nodoso (Ascophyllum nodosum), è stata evidenziata per la sua capacità di ridurre l'assorbimento dei grassi. Anche i più noti, i prodotti dimagranti brucia-grassi, come quelli riuniti all'interno della formula Metadrine™, sono stati oggetto di numerosi studi. Per capitalizzare su questi diversi meccanismi d'azione, sono state sviluppate delle potenti formulazioni dimagranti. Questo è per esempio il caso dell'integratore Weight Loss Formula proposto da SuperSmart.
Visti i dati allarmanti della sedentarietà nel mondo, è il momento di agire per limitare il rischio di complicanze. Praticare un'attività fisica regolare è indispensabile per garantire il buon funzionamento e il benessere generale dell'organismo.

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> Bibliografia:
1. T. Althoff, et al., Large-scale physical activity data reveal worldwide activity inequality, Nature, 20 juillet 2017, 547, Pages 336–339.
2. Organisation Mondiale de la Santé (OMS), Activité physique, Aide- mémoire N°384, Février 2017, www.who.int (Consulté le 12 septembre 2017).
3. Organisation Mondiale de la Santé (OMS), La sédentarité, une cause majeure de maladies et d’incapacités, Communiqué de presse, 4 avril 2002, www.who.int