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28-06-2019

Fegato: gli effetti epatoprotettivi della curcumina

Foie les effets de la curcumine Probabilmente avete già sentito parlare dei benefici della curcuma per la salute? Oltre al suo uso alimentare, la pianta Curcuma longa L. è ampiamente utilizzata in fitoterapia. E per una buona ragione, dal momento che questa pianta contiene un potente principio attivo: la curcumina. I ricercatori le attribuiscono delle incredibili virtù terapeutiche tra cui un'attività antinfiammatoria, un'azione anticancro e un potente potere antiossidante. Secondo uno studio recente, potrebbero aggiungersi a questo elenco di benefici anche degli effetti epatoprotettivi1. Alcuni scienziati si sono infatti interessati a questi benefici per la salute del fegato. Scopri i risultati di questo studio.

La curcumina per lottare contro la steatosi epatica non alcolica

Un alto rischio di steatosi epatica non alcolica
A causa del suo potere antiossidante naturale, la curcumina ha attirato l'interesse dei ricercatori per proteggere il fegato contro alcune malattie come la steatosi epatica non alcolica. Caratterizzata da un'infiltrazione di grassi a livello delle cellule epatiche, questa malattia epatica è frequente. La prevalenza di questa malattia è stimata tra il 15 e il 30% nei paesi occidentali e tra il 50 e il 90% nelle persone obese. L'accumulo di grassi all'interno dell'organismo è un fattore di rischio importante. Il rischio di sviluppare una steatosi epatica non alcolica è elevato anche nei diabetici, per i quali la prevalenza è superiore al 70%. Come i grassi in eccesso, l'insulino-resistenza sarebbe coinvolta nelle prime fasi dello sviluppo della malattia epatica. L'interesse della curcumina per la salute del fegato
Sebbene l'obesità e il diabete aumentino notevolmente il rischio di una steatosi epatica non alcolica, anche altri fattori possono influenzare il funzionamento del fegato. I danni a livello epatico possono essere causati dai radicali liberi indotti dallo stress ossidativo, dalla perossidazione lipidica, dalla risposta infiammatoria o anche dalla fibrosi epatica. Per combattere contro questi fenomeni e per preservare la salute del fegato, molte molecole naturali hanno attirato l'interesse degli scienziati. Questo è il caso della curcumina, di cui conosciamo già le proprietà antiossidanti, l'attività antinfiammatoria e gli effetti ipocolesterolemizzanti.

Gli effetti epatoprotettivi di un'integrazione con curcumina

Valutazione degli effetti di un'integrazione con curcumina

Per i suoi numerosi benefici, la curcumina è considerata come una via importante per la prevenzione e il trattamento della steatosi epatica non alcolica. L'interesse terapeutico di questo potente antiossidante naturale è stato confermato anche da uno studio recente pubblicato nella rivista Drug Research1. In questo studio, i ricercatori hanno valutato gli effetti di un'integrazione con curcumina in alcuni pazienti affetti da steatosi epatica non alcolica. Questi ultimi sono stati suddivisi in due gruppi: un primo gruppo di 52 pazienti ha ricevuto un placebo, mentre il secondo gruppo di 50 pazienti è stato sottoposto ad integrazione con curcumina, fino a 1000 mg al giorno.
Degli effetti protettivi e benefici per la salute del fegato

Dopo 8 settimane di integrazione, i ricercatori hanno riscontrato dei risultati positivi nei pazienti sottoposti ad integrazione con curcumina. Hanno notato un miglioramento della condizione del fegato, con una significativa riduzione dei livelli di grassi. Inoltre hanno mostrato una diminuzione dei livelli di marcatori patogeni, quali i livelli di aspartato aminotransferasi e alanina aminotransferasi. Rispetto ai pazienti del gruppo di controllo, i pazienti sottoposti ad integrazione con curcumina avevano anche perso peso e girovita.

Grazie alla sua azione protettiva, alla sua attività antinfiammatoria e ai suoi effetti sul profilo lipidico, la curcumina sembrava essere una risorsa importante per la salute del fegato. Per capitalizzare sui suoi numerosi benefici, questo potente antiossidante naturale è disponibile da alcuni anni come integratore alimentare.



> Bibliografia:
1. Yunes Panai et al., Efficacy and Safety of Phytosomal Curcumin in Non-Alcoholic Fatty Liver Disease: A Randomized Controlled Trial, Drug Res (Stuttg) 2017; 67(04): 244-251.
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