Arrestare l'infiammazione cronica

Sia essa dolorosa o asintomatica, l'infiammazione è sempre stata la base delle cosiddette malattie della civilizzazione, numerose e invalidanti: le malattie cardiovascolari, l'artrite, le infiammazioni intestinali... Anche se rappresenta il primo sistema di difesa dell'organismo è importante non sottovalutare questo processo; i ricercatori la riconoscono come un elemento chiave per il controllo dell'ossidazione e della glicazione e rappresenta il terzo meccanismo di base dell'invecchiamento.

Lo scopo degli integratori antinfiammatori è non solo quello di regredire il dolore, se presente, ma soprattutto quello di ridurre o addirittura evitare l'assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) che presentano numerosi effetti collaterali sulla parete dello stomaco e dei reni.

Quali sono gli obiettivi principali dell'infiammazione?

Tra gli organi e le funzioni maggiormente interessati dall'infiammazione è possibile menzionare:

Le articolazioni, dal semplice dolore in una regione specifica nel caso dell'artrite reumatoide, fino alla pratica di un'attività fisica intensa che aumenta i fenomeni infiammatori. Per contrastare questa infiammazione delle articolazioni, esistono numerosi nutrienti e piante che si associano per una migliore sinergia tra di loro.

- L'MSM che riduce l'espressione delle citochine legate alla degradazione della cartilagine.
- La curcuma e l’eklonia cava che inibiscono gli enzimi COX e LOX.
- Gli estratti di amareno che inibiscono le COX-1 e le COX-2, normalizzando la CRP e riducendo in modo significativo l'IL-6.
- L'andrographis che impedisce l'attività dell'NF-κB e va quindi a ridurre in modo naturale il dolore e l'infiammazione delle articolazioni.
- Lo shiitake, e soprattutto l'AHCC che esso contiene e che possiede una potente azione antinfiammatoria, utile nei casi di poliartrite reumatoide.
- Il reishi che contrasta le citochine infiammatorie.
- La quercetina che potrebbe agire in soli due o tre giorni, con una dose pari a 750 mg al giorno.
- Il cyplexinol e il beta-sitosterolo che inibiscono l'IL-1 e l'IL-6.
- In aggiunta gli enzimi sistemici che completano le prime sostanze.

Il cuore e i vasi sanguigni, in modo particolare le arterie. L'assunzione di acido palmitoleico, di amareno e soprattutto di olio di Krill risulta utile dopo un infarto del miocardio o semplicemente per prevenire i rischi cardiovascolari legati all'infiammazione cronica.

Il cervello

- I ginsenosidi del ginseng possiedono un'azione antinfiammatoria a questo livello, inoltre possono limitare la morte cellulare dovuta all'infiammazione cronica e che è spesso legata al morbo di Alzheimer.
- Lo pterostilbene che migliora le funzioni cognitive.
- La luteolina che riduce i livelli dell'IL-1 e dell'IL-6 nel cervello, migliorando inoltre le funzioni cognitive.

L'intestino e in particolare l'infiammazione cronica della mucosa intestinale, identificabile quando si è affetti dalla sindrome del colon irritabile o dal morbo di Crohn.
- La Boswellia (che blocca la 5-LOX), lo zinco (che modula la COX-2) e la curcuma (che inibisce le COX e le LOX) devono essere assunte insieme a un probiotico a base di Lattobacilli e Bifidobatteri che possiedono inoltre un'azione antinfiammatoria a tale livello.

I polmoni Soprattutto in caso di asma e allergie è necessario assumere vari integratori:

- - La quercetine, la rutina e la luteolina che, inibendo la LOX-5, arrestano le risposte infiammatorie indotte dagli allergeni.
- L’astragaloside IV e il trans-resveratrolo possono essere assunti in modo complementare.

Inoltre, se necessario, l’acido ursolico, ottenuto dal nespolo del Giappone, inibisce l’ELH, l'elastasi leucocitaria umana e quindi diminuisce l'infiammazione polmonare in caso di grandi infezioni virali (H1N1, SARS).

La prostata e le vie urinarie In questo contesto, la quercetina rappresenta un complemento molto importante poiché allevia le prostatiti e le infiammazioni croniche delle vie urinarie.

La sfera ORL
In questo campo, la serrapeptasi si impone in modo dominante poiché è in grado di inibire a tale livello la liberazione dei mediatori infiammatori.

Chi sono i protagonisti delle reazioni infiammatori e quali sono gli integratori che vi si oppongono?

L'NF-κB Questa proteina svolge un ruolo chiave nel controllo dell'espressione genica codificando le citochine proinfiammatorie. Essa regola i meccanismi legati all'infiammazione.
L'andrographis inibisce la sua attività e riduce quindi in modo naturale la produzione di citochine (interleuchine, TNF-alfa) e PGE-2. Risulta molto efficace contro i dolori articolari.
Anche la quercetina svolge un'azione inibitoria a questo livello; l'AC-11 e l'S-acetil-glutatione riducono le loro concentrazioni.

Le citochine infiammatorie Tra le citochine, che sono delle piccole proteine, se ne distinguono principalmente tre:

- Il TNF-alfa (fattore di necrosi tumorale alfa), un marcatore dell'infiammazione.
- L'interleuchina IL-1.
- L'interleuchina IL-6.

Le citochine sono collegate alla degradazione della cartilagine. In questo caso l'MSM diminuisce la loro espressione. Il cyplexinol, inibendo l'IL-1 e l'IL-6 risulta utile anche in caso di dolori articolari.
Il trans-resveratrolo inibisce la loro liberazione e in particolare le sindromi polmonari ostruttive.
Lo zinco altera la secrezione delle citochine, soprattutto al livello intestinale.
La luteolina reprime i livelli eccessivi di citochine, come l'IL-6 e l'IL-1b nel cervello.
Al livello globale, la L-ergotioneina esercita un'azione su queste interleuchine e l'S-acetil-glutatione riduce il TNF-alfa.

La proteina C-reattiva (CRP)
Si tratta di un marcatore fisiologico dei processi infiammatori. Essa viene prodotta rapidamente in risposta all'IL-6 e il suo dosaggio plasmatico permette di diagnosticare la condizione infiammatoria.
L'acido palmitoleico agisce a monte, l'olio di Krill consente la riduzione di circa il 30% e anche l'andrographis provoca una riduzione, proprio come gli estratti di amareno.

Gli eicosanoidi (prostaglandine PGE-2, leucotrieni) Gli eicosanoidi vengono sintetizzati a partire dall'acido arachidonico mediante l'azione di enzimi chiave, le cicloossigenasi (COX) e le lipoossigenasi (LOX):

- La COX-1 è coinvolta nella formazione delle prostaglandine e del trombossano A2 che promuove le trombosi arteriose.
- La COX-2 è direttamente coinvolta nel processo infiammatorio cronico.
- La LOX-5 genera leucotrieni, cioè molecole coinvolte in numerose patologie infiammatorie. Esse provocano l'infiammazione accelerando i danni dei radicali ossidativi, la riduzione del calcio e le reazioni autoimmuni. Possono essere implicate nei casi di ischemia, aterosclerosi, fenomeni allergici…

Per agire a questo livello occorre puntare su:

- Curcuma, gingeroli e shogaoli dello zenzero che inibiscono le COX-1 e le COX-2, così come la 5-LOX.
- Come la quercetina e la rutina, la luteolina arresta la risposta infiammatoria indotta dagli allergeni inibendo la LOX-5. L'azione della Boswellia è identica.
- Gli estratti di amareno inibiscono le COX-1, le COX-2 e l'IL-6.
- L'acido ursolico, come l'Ecklonia Cava, blocca la COX-2 e la LOX-5.
- Lo zinco modula la COX-2 e, infine, il trans-resveratrolo inibisce generalmente tutti gli eicosanoidi.