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15-05-2017

Un piano d'attacco contro l'aterosclerosi

Aterosclerosi L'aterosclerosi è una malattia degenerativa che colpisce le pareti dei vasi sanguigni. Essa è caratterizzata dall'infiltrazione di un insieme di globuli bianchi, grassi e calcio nella parete interna delle arterie, con conseguente formazione di una placca che indebolisce i vasi riducendone il diametro. Per evitare la formazione di queste placche arteriose e l'ostruzione delle arterie principali e/o per diminuire parzialmente le lesioni aterosclerotiche al livello dei vasi, risulterà utile mettere in atto un piano di attacco su tre fronti scegliendo con precisione le sostanze che diminuiscono lo stress ossidativo, limitano l'infiammazione e l'aggregazione piastrinica.

Il piano d'attacco consiste di 3 fasi simultanee:
    - Ridurre i processi infiammatori al livello delle cellule endoteliali che formano lo strato interno della parete arteriosa, l'endotelio.
    - Contrastare lo stress ossidativo e prevenire l'ossidazione del colesterolo LDL a questo livello.
    - Prevenire l'aggregazione piastrinica nel sangue e migliorare la circolazione sanguigna.
Dal punto di vista alimentare, è essenziale basare la propria dieta su cibi di origine vegetale. In effetti, frutta e verdura colorate, tè verde apportano dei polifenoli, considerati degli inibitori dell'ossidazione delle LDL, limitando così uno dei meccanismi di sviluppo dell'aterosclerosi. Gli altri meccanismi attraverso i quali i polifenoli sono noti per ridurre il rischio cardiovascolare sono legati ai loro effetti antiossidanti, antitrombotici, antinfiammatori e alla loro capacità di aumentare i livelli di HDL e di migliorare la funzione endoteliale1.
I polifenoli, inoltre, puntano sugli acidi grassi omega-3, che si trovano nel pesce grasso, per ridurre il rapporto massimo di omega-6/omega-3 di 3:1. L'assunzione di integratori è essenziale per controllare tale patologia che evolve silenziosamente.

Primo obiettivo: Ridurre i fenomeni infiammatori e i depositi di calcio nelle arterie

L'infiammazione rappresenta un fenomeno centrale nella disfunzione endoteliale. Per ovviare a questo, è indispensabile ricorrere a sostanze note per la loro capacità di contrastare i fenomeni infiammatori.

La curcuma per la sua potente azione antinfiammatoria al livello vascolare L'ossidazione del colesterolo LDL svolge un ruolo importante nello sviluppo dell'aterosclerosi. I ricercatori hanno riferito che la curcumina è in grado di ridurre i livelli di colesterolo totale e quelli del colesterolo LDL e che inoltre essa protegge tali LDL e le membrane subcellulari della lipoperossidazione2. Una meta-analisi3, che comprende un totale di circa 350 persone, ha esaminato gli effetti dei curcuminoidi sui livelli di proteina C reattiva (CRP) dei partecipanti allo studio. La CRP rappresenta un marcatore dell'infiammazione e un fattore di rischio di malattie cardiovascolari e aterosclerosi. Secondo l'analisi dei risultati, rispetto al gruppo trattato con il placebo, l'integrazione in curcuminoidi è associata a una significativa riduzione dei livelli di CRP. I meccanismi coinvolti consisterebbero nel blocco della produzione e del rilascio di citochine proinfiammatorie.

L'isoquercitrina o la taxifolina
La diidroquercitina (Taxifolina), l'isoquercitrina o l'EMIQ (isoquercitrina enzimaticamente modificata che ha una migliore biodisponibilità) hanno un effetto antiaterogeno poiché, secondo studi recenti, la loro integrazione consente di rimuovere le aree di lesioni aterosclerotiche al livello del seno aortico4.
Nelle persone in sovrappeso, riduce il livello di colesterolo LDL e inibisce l'aggregazione delle piastrine del sangue.

MK-7 per limitare il deposito di calcio nelle arterie
La vitamina K attiva la sintesi dell'osteocalcina dagli osteoblasti. Essa garantisce la mineralizzazione del tessuto osseo e dentale catturando e ridistribuendo il calcio nell'organismo. Attira soprattutto il calcio delle arterie e dei tessuti molli, preservando questi ultimi dalla calcificazione e impedendo dunque l'aterosclerosi e la calcificazione aortica5 Inoltre, la vitamina K2 è riconosciuta per il ruolo essenziale che svolge al livello della coagulazione sanguigna poiché partecipa alla sintesi di quattro fattori della coagulazione, compreso il fattore II (protrombina) e la sua conversione in trombina.
Il menochinone-7 o MK-7, estratto dal nattō, rappresenta la porzione di menochinoni con maggiore biodisponibilità e attività nella formazione della vitamina K2.

Infine l’acido palmitoleico, più comunemente chiamato omega-7, è un raro acido grasso monoinsaturo. Gli studi dimostrano che esso non solo aumenta in modo significativo i livelli di colesterolo HDL e diminuisce quelli di colesterolo totale e di colesterolo LDL, ma è anche in grado di ridurre significativamente i livelli di infiammazione agendo sulla CRP.

Secondo obiettivo: Contrastare lo stress ossidativo e prevenire l'ossidazione del colesterolo LDL

I radicali liberi in eccesso alterano le pareti interne delle arterie di grosso e medio calibro. Le lipoproteine a bassa densità e il colesterolo LDL possono inoltre subire un'ossidazione, facilitando il loro passaggio attraverso l'endotelio. Le sostanze naturali possono agire in modo rapido ed efficace a carico di questi fenomeni ossidativi, considerati come fattori chiave per lo sviluppo di patologie cardiache.

Fornire un ampio spettro di vitamina E In effetti la vitamina E comprende otto composti antiossidanti naturali specifici degli ambienti lipidici: quattro tocoferoli e soprattutto quattro tocotrienoli che esaltano l'azione dei primi. I tocotrienoli differiscono dai tocoferoli solo perché sono costituiti da un maggior numero di legami insaturi che consentono loro di penetrare nelle membrane cellulari più facilmente. Essi sono noti per supportare la funzione e la salute cardiovascolare, mantenendo le arterie flessibili e sane. Promuovono un profilo lipidico equilibrato, ostacolano lo sviluppo della placca arteriosa e aiutano a tenere sotto controllo la glicemia e i trigliceridi nel sangue.
Dunque l'integrazione di tocotrienoli e tocoferoli (e soprattutto di alfa e gamma-tocoferoli) inibisce l'ossidazione del colesterolo LDL, previene l'aggregazione piastrinica e l'infiammazione al livello dei vasi sanguigni. Nei pazienti affetti da aterosclerosi, tale integrazione permette la regressione o la stabilizzazione della stenosi a carico dell'arteria carotidea.

Fornire lo pterostilbene o il resveratrolo
Tra i polifenoli, sono presenti due principali sostanze che contrastano i radicali liberi:
    - Il resveratrolo che migliora la salute del tessuto endoteliale dei vasi sanguigni. Infatti uno dei meccanismi che mette in atto riguarda la sua capacità di generare nuove cellule staminali endoteliali. Inoltre, come lo pterostilbene, riduce l'ossidazione del colesterolo LDL, l'aggregazione piastrinica e rilassa le arterie.
    - Lo pterostilbene è la forma doppiamente metilata del resveratrolo che, testato sui topi e sulle cellule umane, impedisce l'accumulo di colesterolo LDL e contrasta lo stress ossidativo.
Puntare su altri polifenoli e carotenoidi contenenti:
    - Estratti di amareno, poiché le antocianine presenti nella relativa buccia sono ben noti per contrastare la lipoperossidazione dei lipidi6 e i fenomeni aterosclerotici. 7,8
    - Il melograno, ricco di punicosidi, che aiuta a mantenere un sano profilo lipidico e impedisce in modo particolare l'ossidazione del colesterolo LDL. Inoltre l'acido ellagico che in esso contiene potrebbe opporsi o addirittura ridurre i depositi di placche nell'aorta, riducendo così il rischio di trombosi.
    - La luteolina, un flavonoide presente nelle foglie di carciofo, che impedisce l'ossidazione del colesterolo LDL e riduce quindi il rischio di aterosclerosi9.
    - Il licopene, un carotenoide che non solo risulta utile per proteggere la prostata, ma che è anche in grado di ridurre l'ossidazione del colesterolo LDL, migliorare la funzione endoteliale e abbassare la pressione sanguigna10.
    - I florotannini dell'alga Ecklonia cava che migliorano la viscosità del sangue bilanciando la plasmina11 e riducendo l'ossidazione del colesterolo LDL12.
    - Il baicalin, un composto polifenolico appartenente alla famiglia dei flavoni che possiede proprietà antiaterogeniche e antipertensive.

Terzo obiettivo: Prevenire l'aggregazione piastrinica nel sangue e migliorare la circolazione sanguigna

Fornire sufficientemente acidi grassi omega-3 a catena lunga I risultati di una meta-analisi13, che hanno raggruppato degli studi randomizzati della durata compresa tra 3 mesi e 5 anni, rivelano che i pazienti affetti da malattie coronariche e che assumono un'integrazione di omega-3, mostrano meno probabilità di morire per tutte le cause considerate senza distinzione. Un'analisi separata relativa all'integrazione di omega-3 rispetto al placebo, limitata ai soggetti con diagnosi di aterosclerosi coronarica, prima dell'insorgenza di una crisi cardiaca o di un'insufficienza cardiaca, ha rivelato una riduzione del 51% del rischio di gravi eventi cardiovascolari. I benefici dell'integrazione di omega-3 comprendono quindi i miglioramenti al livello dei lipidi (riduzione di LDL e trigliceridi, aumento delle HDL), della pressione arteriosa, della funzione cardiaca e vascolare, della coagulazione (migliorando la viscosità del sangue) e dell'elasticità delle arterie.

Puntare sulla serrapeptasi per migliorare la circolazione sanguigna Dato che la serrapeptasi possiede la capacità di digerire il tessuto morto, può essere utilizzata per limitare le ostruzioni arteriose e facilitare la circolazione sanguigna nelle arterie compromesse.

Oltre a questi tre obiettivi principali, a volte è opportuno agire su altri livelli puntando su:
    - La L-arginina che aumenta la produzione di monossido di azoto e pertanto provoca la vasodilatazione dei vasi.
    - La L-prolina che è un aminoacido chelante della Lp(a), il componente principale della placca arteriosa.
    - Il glisodin® che potrebbe svolgere un ruolo di prevenzione nell'aterosclerosi, impedendo l'ispessimento delle arterie, soprattutto della carotide14.


Riferimenti
1- García-Lafuente, A., E. Guillamón, et al. (2009). "Flavonoids as anti-inflammatory agents: implications in cancer and cardiovascular disease." Inflammation Research 58(9): 537-552.
2- Ramirez-Tortosa MC et al. Oral administration of a turmeric extract inhibits LDL oxidation and has hypocholesterolemic effects in rabbits with experimental atherosclerosis. Atherosclerosis, 1999 Dec:; 147(2):374-8
3- Sahebkar A. Are Curcuminoids Effective C-Reactive Protein-Lowering Agents in Clinical Practice? Evidence from a Meta-Analysis. Phytother Res. 2013 Aug 7. doi: 10.1002/ptr.5045
4- Motoyama K1, Koyama H, Moriwaki M, Emura K, Okuyama S, Sato E, Inoue M, Shioi A, Nishizawa Y. Atheroprotective and plaque-stabilizing effects of enzymatically modified isoquercitrin in atherogenic apoE-deficient mice. Nutrition. 2009 Apr;25(4):421-7. doi: 10.1016/j.nut.2008.08.013. Epub 2008 Nov 20.
5- Geleijnse JM1, Vermeer C, Grobbee DE, Schurgers LJ, Knapen MH, van der Meer IM, Hofman A, Witteman JC. Dietary intake of menaquinone is associated with a reduced risk of coronary heart disease: the Rotterdam Study. J Nutr. 2004 Nov;134(11):3100-5.
6- Mulabagal V, Lang GA, DeWitt DL, Dalavoy SS, Nair MG. Anthocyanin content, lipid peroxidation and cyclooxygenase enzyme inhibitory activities of sweet and sour cherries. J Agric Food Chem. 2009 Feb 25;57(4):1239-46.
7- Seymour EM, Singer AA, Kirakosyan A, Urcuyo-Llanes DE, Kaufman PB, Bolling SF. Altered hyperlipidemia, hepatic steatosis, and hepatic peroxisome proliferator-activated receptors in rats with intake of tart cherry. J Med Food.2008 Jun;11(2):252-9.
8- Seymour EM, Kondoleon MG, Huang MG, Kirakosyan A, Kaufman PB, Bolling SF. Tart cherry-enriched diets reduce atherosclerosis and mortality in mice. FASEB J. Apr 2011;25
9- Brown JE, Rice-Evans CA. Luteolin rich artichoke extract protects low density lipoprotein from oxidation in vitro. Free Radical Research 1998;29:247–55
10- Kim JY1, Paik JK, Kim OY, Park HW, Lee JH, Jang Y, Lee JH. Effects of lycopene supplementation on oxidative stress and markers of endothelial function in healthy men. Atherosclerosis. 2011 Mar;215(1):189-95. doi: 10.1016/j.atherosclerosis.2010.11.036. Epub 2010 Dec 9.
11- Fukuyama Y, Kodama M, Miura I, Kinzyo Z, Kido M, Mori H, Nakayama Y, Takahashi M. Structure of an anti-plasmin inhibitor, eckol, isolated from the brown alga Ecklonia kurome Okamura and inhibitory activities of its derivatives on plasma plasmin inhibitors. Chem Pharm Bull (Tokyo). 1989 Feb;37(2):349-53.
12- Kang K1, Park Y, Hwang HJ, Kim SH, Lee JG, Shin HC. Antioxidative properties of brown algae polyphenolics and their perspectives as chemopreventive agents against vascular risk factors. Arch Pharm Res. 2003 Apr;26(4):286-93.
13- Wen YT, Dai JH, Gao Q. Effects of Omega-3 fatty acid on major cardiovascular events and mortality in patients with coronary heart disease: A meta-analysis of randomized controlled trials. Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2013 Dec 25. pii: S0939-4753(13)00308-6. doi: 10.1016/j.numecd.2013.12.004
14- cloarec m, cAillArd p, provost jc, dever jm, elbeze y, zAmAriA n. GliSoDin, a vegetal sod with gliadin, as preventive agent vs. atherosclerosis, as confirmed with carotid ultrasound-B imaging. Eur Ann Allergy Clin Immunol. 2007;39:45-50.
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