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22-12-2014

Il licopene riduce il rischio di alcune malattie croniche

Lycopene Il licopene appartiene alla grande famiglia dei carotenoidi. È un pigmento naturale che conferisce il colore rosso a pomodori, anguria, pompelmo rosa e papaya. Insieme al beta-carotene e alla luteina, è uno dei carotenoidi più abbondanti nel sangue e in alcuni tessuti umani. Recenti studi epidemiologici associano il consumo di licopene e i suoi livelli nel sangue a una diminuzione del rischio di alcune malattie croniche come il cancro o le malattie cardiovascolari.

Un potente antiossidante

Il licopene è un antiossidante particolarmente efficace, in grado di contrastare l'azione dei radicali liberi. A questo proposito, risulta due volte più potente rispetto al beta carotene e dieci volte in più rispetto all'alfa tocoferolo. Un team di ricercatori dell'Università di Dusseldorf ha dimostrato che il licopene è di gran lunga l'antiossidante che neutralizza in modo più efficace l'ossigeno singoletto, un radicale libero particolarmente aggressivo, derivato dall'ossigeno.
Soggetti sani sono stati inseriti in uno studio incrociato randomizzato e hanno ricevuto il licopene tramite l'assunzione di succo di pomodoro, salsa di pomodoro o integratori naturali, ciascuno per una settimana. Un periodo di trattamento è stato seguito da una settimana di riposo. Dei campioni di sangue sono stati prelevati all'inizio e alla fine di ciascun periodo.
I risultati hanno mostrato un aumento significativo del livello sierico di licopene in seguito all'assunzione di tutti i tipi di integratori. L'incremento, dopo una settimana, è stato del 75-145% rispetto al placebo. Oltre all'aumento di licopene sierico, è stata osservata una diminuzione dell'ossidazione di lipidi, LDL, proteine e DNA. Questa riduzione dei livelli di biomarcatori ossidativi è un'indicazione in vivo delle proprietà antiossidanti del licopene.

Altri meccanismi di azione…

Anche se le proprietà antiossidanti del licopene sono le principali responsabili dei suoi effetti benefici sulla salute, ci sono sempre più studi di ricerca che dimostrano il coinvolgimento di altri meccanismi.
A concentrazioni nutrizionali, il licopene può inibire la crescita di cellule tumorali nell'uomo interferendo con la progressione del fattore di crescita cellulare, questo è il caso delle cellule del cancro alla prostata, senza che esso provochi effetti tossici o apoptosi cellulare.
Studi1 condotti su cellule animali e umane hanno permesso di identificare un gene, la connessina 43, la cui espressione è regolata dal licopene che quindi migliora la comunicazione intercellulare diretta attraverso gap junction. In molti tumori, negli esseri umani, le comunicazioni attraverso gap junction sono carenti e il loro recupero o la loro regolazione è associata a una diminuzione della proliferazione delle cellule tumorali.

Licopene e cancro

Nel 1999, su una rivista 2di letteratura epidemiologica, è stato pubblicato un articolo in lingua inglese riguardante il consumo di pomodori o di prodotti derivati dal pomodoro, i livelli ematici di licopene e la loro relazione con il rischio di vari tumori. Tra i 72 studi identificati, 57 hanno riferito una relazione inversa tra consumo di pomodoro o di livelli di licopene nel sangue e il rischio di vari tipi di cancro. Di questi studi, 35 sono stati statisticamente significativi. Le prove di effetti benefici del licopene erano maggiori per i tumori alla prostata, ai polmoni e allo stomaco.
I dati suggerivano che il licopene può anche esercitare un effetto positivo sul tumore del pancreas, del colon e del retto, dell'esofago, della cavità orale e dell'utero.

Il cancro della prostata

Così come la luteina è concentrata nella macula, il licopene è concentrato in alcuni organi e, in particolare, nella prostata. Gli studi hanno dimostrato una minore incidenza di cancro alla prostata nelle popolazioni che consumano grandi quantità di pomodoro e di derivati del pomodoro. Uno studio3 ha valutato il consumo di diversi carotenoidi alimentari in 47.894 operatori sanitari che non hanno il cancro alla prostata e l'hanno confrontato con il rischio di sviluppare questa malattia. Il licopene è l'unico carotenoide ad avere un'incidenza: maggiori sono state le quantità consumate, minore è stato il rischio di cancro.
I ricercatori dell'Università di Berne hanno riferito che, in vitro, il licopene, associato alla vitamina E, inibisce la crescita di due diversi tipi di cellule tumorali della prostata. Quando non è associato, il licopene non ha tale effetto. Diversi studi hanno collegato licopene a un minor rischio di cancro. Uno di questi studi, il Washington County Study, ha dimostrato che gli uomini con maggiori concentrazioni ematiche di licopene presentano la metà del rischio di contrarre cancro alla prostata rispetto a quelli con minori concentrazioni. Negli uomini di età inferiore ai 70 anni, questo vantaggio è anche maggiore.
A Detroit, una città dello Stato del Michigan negli Stati Uniti d'America, un team dell'Istituto di ricerca Kamanos contro il cancro, ha valutato l'effetto del licopene su pazienti affetti da cancro alla prostata.4 Trenta uomini sottoposti a prostatectomia sono stati monitorati per tre settimane prima di subire un intervento chirurgico. Hanno ricevuto per due volte al giorno e in modo casuale 15 mg di licopene sotto forma di estratto di pomodoro naturale o placebo. Dopo l'intervento, la prostata è stata analizzata per determinare se vi era una differenza tra i due gruppi. I ricercatori hanno rilevato che, nel gruppo che ha ricevuto l'integrazione con il licopene, la massa tumorale è diminuita. I livelli di PSA, un marcatore biologico utilizzato per rilevare il cancro alla prostata, sono stati ugualmente ridotti.

Protezione contro l'arteriosclerosi

Recenti studi epidemiologici hanno mostrato una relazione inversa tra il consumo di pomodori e di licopene, le concentrazioni di licopene nel sangue e nel tessuto adiposo e l'incidenza delle malattie cardiovascolari. Un certo numero di studi in vitro hanno indicato che il colesterolo può proteggere l'ossidazione delle LDL native e rallentare la sintesi del colesterolo.
In una recente relazione del congresso annuale dell'American College of Cardiology, sono stati analizzati circa 500 campioni di sangue di donne che partecipano allo studio Women's Health. Le donne con maggiori concentrazioni plasmatiche di licopene hanno mostrato il33% in meno di rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare rispetto a quelle i cui livelli erano più bassi.
In uno studio incrociato randomizzato, diciannove adulti sani (10 uomini e 9 donne) che non fumano e che non fanno uso né di farmaci né di alcun integratore vitaminico, hanno assunto per una settimana dei prodotti tradizionali a base di pomodoro o degli integratori alimentari. Le dosi di licopene variavano da 20 a 150 mg al giorno. Il consumo di licopene, qualunque sia la fonte, ha aumento i livelli sierici di questo nutriente e ha diminuito i livelli di ossidazione dei lipidi, delle proteine e del DNA.
L'ossidazione del colesterolo LDL è diminuito con l'aumento dei livelli sierici di licopene. L'ossidazione delle LDL è implicata nella formazione di cellule schiumose e nello sviluppo di aterosclerosi, i risultati suggeriscono che un aumento del consumo di licopene può avere un'azione protettiva nella prevenzione di malattie cardiovascolari e contribuire alla salute cardiovascolare.

Fonti di licopene e biodisponibilità

Il corpo umano non sintetizza il licopene, che deve quindi essere fornito dall'alimentazione. In natura, i pomodori sono la fonte più importante di questo nutriente. Alcuni studi hanno dimostrato che la biodisponibilità del licopene è inferiore nei pomodori crudi rispetto ai prodotti trasformati a base di pomodori. Questa biodisponibilità è ulteriormente incrementata quando esso è consumato in associazione a piccole quantità di lipidi. Inoltre, gli studi indicano anche che l'assorbimento del licopene sintetico è inferiore a quello del licopene naturale derivato dai pomodori.


1 Heber D et al, Overview of mechanisms of action of lycopène.Exp Biol Med (Maywod) 2002 nov; 227 (10):920:3.
2 Giovannucci E. et al., Tomatoes, tomato-based products, lycopene and cancer reviews of the epidemiologic literature. J Natl Cancer Inst 1999 ;91 :317-31.
3 Giovannucci E et al., Intake of carotenoids and retinal in relation to risk of prostate cancer. J. Natl Cancer Inst 1995 Dec 6; 87(23):1767-76.
4 Kucuk O. et al. Randomised clinical trial of lycopene supplementation before radical prostatectomy, Cancer epidemiology, biomarkers & prevention, Vol. 10, 861-868, August 2001
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