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17-07-2018

Cancro: quelle sostanze che diventano i principali sospettati e che si trovano dappertutto intorno a noi

perturbateurs endocriniens Un nuovo organismo di ricerca europeo suona il campanello d'allarme: la fertilità continua a diminuire drasticamente. Da 50 anni, la concentrazione di spermatozoi nello sperma sta diminuendo ad un ritmo molto preoccupante del 2% all'anno, ovvero una diminuzione cumulativa di quasi il 50% (1) in mezzo secolo. E non è tutto, perché parallelamente il livello di spermatozoi anomali continua ad aumentare, causando dei problemi di fertilità nel 25% delle coppie di origine occidentale.


Per i ricercatori, questo declino allarmante sarebbe il risultato di un' " impregnazione ormonale di interferenti endocrini durante lo sviluppo fetale " o di " meccanismi epigenetici che intervengono nel corso della vita", ossia dei fattori ambientali che possono attivare o disattivare dei geni in modo inappropriato (2).

È noto da tempo che questi interferenti endocrini perturbano la riproduzione (3-5), ma in questi ultimi anni, numerosi studi ricerca incentrati su altri effetti sulla salute a più lungo termine sono stati pubblicati poi sintetizzati da alcune autorità pubbliche. Più specificamente, si concentrano sulla comparsa del cancro (6). Molti interferenti endocrini sono stati così identificati come potenziali o noti agenti cancerogeni.


Nell'organismo, imitano le caratteristiche di un ormone naturale legandosi agli stessi recettori. Il segnale emesso da questo legame provoca una serie di reazioni molecolari e fisiologiche che sono del tutto inadeguate in quanto non desiderate dall'organismo. A lungo termine, queste reazioni inappropriate perturbano completamente le cellule e ostacolano il loro funzionamento ottimale: gli ormoni svolgono generalmente dei ruoli molto importanti in numerose funzioni essenziali come lo sviluppo fetale, la riproduzione, il metabolismo, la regolazione della glicemia... Un'esposizione permanente a degli interferenti endocrini spinge quindi le cellule ad agire in maniera inadeguata o impedisce ai veri ormoni di agire!

Alcuni tipi di cancro (in particolare quello al seno, all'utero, alla prostata e ai testicoli) sono particolarmente sensibili agli ormoni: si dice che siano ormono-dipendenti. Gli ormoni stimolano la moltiplicazione delle cellule cancerogene, il che favorisce lo sviluppo del tumore. Dal 1998, si registra un aumento dell'1,5% all'anno del cancro ai testicoli, laddove questo tipo di cancro colpisce soprattutto gli uomini di età compresa tra i 20 e i 40 anni e che quindi non è legato all'invecchiamento della popolazione.

Come fai a sapere se sei esposto(a) a questi interferenti endocrini?

Lo sei sicuramente. Uno studio pubblicato dall'associazione francese 60 millions de consommateurs aveva dimostrato alcuni mesi fa (7) la contaminazione sistematica dei bambini di età compresa fra i 10 e i 15 anni che vivono in aree urbane e rurali. I ricercatori hanno quindi trovato in media 34 potenziali o noti interferenti endocrini nell'organismo di ogni bambino, molti dei quali sono tuttavia vietati in Europa da anni.

Queste sostanze, che comprendono i pesticidi, i bisfenoli o anche i PCB, sono presenti nell'ambiente, nelle acque, negli alimenti, nei giocattoli, nei contenitori per alimenti ma anche negli indumenti: in un comunicato del 4 luglio 2018, l'Agence Nationale de sécurité sanitaire (Anses) raccomanda di lavare sistematicamente gli indumenti nuovi prima di indossarli "per ridurre l'esposizione a degli interferenti endocrini tra cui i nonilfenoli, la benzidina, il cromo 6 o il nichel (. »

Come ridurre al minimo l'esposizione agli interferenti endocrini e ridurne gli effetti?

È diventato praticamente impossibile evitare completamente gli interferenti endocrini, ma sono possibili numerosi accorgimenti per limitarne l'esposizione e gli effetti.

  • Lava frutta e verdura poco prima di mangiarli e privilegia i prodotti derivanti dall'agricoltura biologica.
  • Varia la frutta e la verdura per evitare l'accumulo di uno stesso pesticida.
  • Acquista dei prodotti locali per evitare i conservanti applicati sugli alimenti trasportati per lunghe distanze.
  • Evita i pesci grandi e più vecchi, che sono i più contaminati, così come i simil-gamberetti e simil-granchi, prodotti a partire dal merluzzo nero molto contaminato dal mercurio.
  • Aumenta il consumo di verdure crucifere : contengono DIM (di-indolilmetano) e I3C (indolo-3-carbinolo), due molecole naturali che aiutano a prevenire la formazione dei tumori, a ridurre la crescita delle cellule cancerogene e a favorirne l'autodistruzione, soprattutto nelle tipologie di cancro legate al sistema ormonale (10-14). Esistono anche degli integratori di DIM e delle formule che contengono i due composti come la Cruciferous Detox Formula.
  • Consuma al massimo 500 grammi di carne rossa alla settimana (privilegia le proteine vegetali).
  • Scegli degli alimenti freschi.
  • Opta per un'integrazione con omega 3 e vitamina E per proteggere gli spermatozoi, le cui membrane sono molto sensibili all'ossidazione (15). La vitamina E permette di limitare gli effetti della perossidazione dei lipidi, mentre l'integratore omega 3 fornisce preziosi acidi grassi polinsaturi che possono sostituire quelli che sono stati alterati.
  • Evita le pentole in teflon (privilegia quelle in acciaio o ceramica) e butta quelle con rivestimento danneggiato..
  • Privilegia la carta solforizzata rispetto all'alluminio.
  • Evita l'uso di smalto per unghie.
  • Utilizza solo prodotti semplici per pulire la casa (aceto bianco, bicarbonato di sodio, sapone al catrame, oli essenziali): l'odore di pulito a cui siamo abituati non è altro che un odore di prodotti tossici.
  • Utilizza dei contenitori in vetro o ceramica per l'uso nel forno a microonde.
  • Lava i vestiti nuovi prima di indossarli.
  • Acquista solo prodotti cosmetici che garantiscano l'assenza di interferenti endocrini.

Bibliografia

  1. M. Rolland, J. Le Moal, V. Wagner, D. Royère, J. De Mouzon; Decline in semen concentration and morphology in a sample of 26 609 men close to general population between 1989 and 2005 in France, Human Reproduction, Volume 28, Issue 2, 1 February 2013, Pages 462–470.
  2. Rousselle C, Bellanger M, Fiore K, Bayeux T, Chevrier C. Évaluation de l’impact sur la santé reproductive masculine et des coûts associés de deux phtalates : le DEHP et le DINP. Bull Epidémiol Hebd. 2018;(22-23):472-9.http://invs.santepubliquefrance.fr/beh/2018/22-23/2018_22-23_3.html
  3. Institut national de la santé et de la recherche médicale (Inserm). Reproduction et environnement. Synthèse d’expertise collective. Paris: Inserm, 2011. 713 p. [Internet] http://www.ipubli.inserm.fr/handle/10608/221
  4. Mitro SD, Johnson T, Zota AR. Cumulative chemical exposures during pregnancy and early development. Curr Environ Health Rep. 2015;2(4):367-78.
  5. Hanson MA, Gluckman PD. Early developmental conditioning of later health and disease: Physiology or pathophysiology? Physiol Rev. 2014;94(4):1027-76.
  6. Delva F, Coquet S, Manangama G, Teysseire R, Brochard P, Sentilhes L. Le centre Artemis, plateforme d’évaluation et de prévention de la santé environnementale dédiée à la reproduction, Bordeaux. Bilan de la première année d’activité 2016-2017. Bull Epidémiol Hebd. 2018;(22-23):486-92.http://invs.santepubliquefrance.fr/beh/2018/22-23/2018_22-23_5.html
  7. 60 millions de consommateurs, Perturbateurs endocriniens : nos enfants contaminés, Mensuel - N° 526 - mai 2017, [https://www.60millions-mag.com/kiosque/perturbateurs-endocriniens-nos-enfants-contamines]
  8. Avis de l’Anses Rapport d’expertise collective, Évaluation des effets sensibilisants ou irritants cutanés des substances chimiques présentes dans les articles chaussants et textiles d’habillement, Avril 2018 [https://www.anses.fr/fr/system/files/CONSO2014SA0237Ra.pdf].
  9. GRIVEAU J. F., LE LANNOU D. (1994) : Effects of ant[oxidants on human sperm preparation techniques. International Journal of Andrology, 17, 225-231.
  10. Cooke D, Steward WP, et al. Anthocyans from fruits and vegetables--does bright colour signal cancer chemopreventive activity?Eur J Cancer 2005 September;41(13):1931-40.
  11. Kushad MM, Brown AF, et al. Variation of glucosinolates in vegetable crops of Brassica oleracea. J Agric Food Chem 1999 April;47(4):1541-8.
  12. Zhang Y. Cancer-preventive isothiocyanates: measurement of human exposure and mechanism of action. Mutat Res 2004 November 2;555(1-2):173-90.
  13. Johnson IT. Glucosinolates: bioavailability and importance to health. Int J Vitam Nutr Res 2002 January;72(1):26-31.
  14. Conaway CC, Yang YM, Chung FL. Isothiocyanates as cancer chemopreventive agents: their biological activities and metabolism in rodents and humans. Curr Drug Metab 2002 June;3(3):233-55.
  15. Griveau J. F., Le Lannou D. (1994) : Effects of antioxidants on human sperm preparation techniques. International Journal of Andrology, 17, 225-231.
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