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23-05-2017

Inquinamento urbano: alcune soluzioni naturali per proteggersi

Pollution Gli ultimi mesi sono stati contrassegnati da molti picchi di inquinamento da polveri sottili. Ad ogni segnalazione, le autorità sanitarie pubbliche hanno intensificato i messaggi di prevenzione. Tuttavia, molte persone si interrogano sulle conseguenze dell'inquinamento per la salute: quali sono gli effetti dell'inquinamento atmosferico? Come limitare l'esposizione alle microparticelle? Come proteggere l'organismo dall'inquinamento urbano? Per rispondere a queste domande, sono stati portati avanti diversi studi. Facciamo il punto sui risultati di questi studi.

Quali sono gli effetti dell'inquinamento sulla salute?

In primo luogo, occorre tenere presente che i picchi di inquinamento sono legati a diversi parametri. Tra questi, l'emissione intensiva di polveri sottili può essere uno dei motivi principali. Queste microparticelle possono provenire da varie fonti, tra cui i gas di scarico dei veicoli1. Questo è il motivo per cui è spesso consigliabile limitare gli spostamenti in auto in caso di picchi di inquinamento. Questa raccomandazione non deve essere quindi presa alla leggera, tenendo conto degli effetti negativi dell'inquinamento atmosferico. Infatti, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che quest'ultimo sarebbe all'origine di 1,3 milioni di decessi all'anno in tutto il mondo2. Secondo le loro statistiche, questa situazione è particolarmente allarmante nei paesi in via di sviluppo. Tuttavia, l'inquinamento atmosferico è un problema ambientale e di salute di scala mondiale. Quest'ultimo può infatti essere all'origine di complicazioni per la salute, sia a breve che a lungo termine. Frequente in ambito urbano, l'esposizione cronica alle polveri sottili può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, di malattie respiratorie come l'asma o la polmonite e di patologie croniche come il cancro ai polmoni. Inoltre, alcune persone sono più sensibili all'inquinamento atmosferico. Possono anche insorgere dei problemi più gravi soprattutto nei bambini piccoli, negli anziani e nelle persone già malate. Tenendo conto della sfida rappresentata dalla lotta contro l'inquinamento atmosferico, ogni anno vengono portati avanti numerosi studi. Fortunatamente, alcuni di questi studi hanno portato a importanti progressi in termini di prevenzione e di trattamento.

Come limitare l'esposizione alle polveri sottili?

Delle semplici azioni possono aiutarvi a limitare l'esposizione alle polveri sottili. Al di là dei picchi di inquinamento, si consiglia di aerare regolarmente i locali in cui si vive e si lavora. Si consiglia di farlo quando fuori il traffico non è intenso. Questo permette il ricambio d'aria e di evitare l'accumulo di microparticelle all'interno dell'ambiente. Quando ci si sposta in auto, si consiglia di non aerare il veicolo quando si attraversano aree inquinate, soprattutto in caso di traffico intenso. Durante i picchi di inquinamento, si dovrebbero limitare gli sforzi fisici. Questi tendono ad aumentare la penetrazione delle sostanze inquinanti all'interno dell'organismo. Inoltre, ognuno di noi può contribuire ogni giorno a ridurre l'inquinamento atmosferico. Per questo, si consiglia ad esempio di limitare gli spostamenti in auto in caso di brevi tragitti e di optare per mezzi di trasporto più adeguati3.

Come proteggere l'organismo dall'inquinamento atmosferico?

Team provenienti da tutto il mondo collaborano per sviluppare delle soluzioni efficaci contro gli effetti nocivi dell'inquinamento. Qualche mese fa, abbiamo menzionato le diverse soluzioni per disintossicare l'organismo dalle sostanze inquinanti presenti nel nostro ambiente. Dal nostro ultimo articolo, sono stati pubblicati nuovi studi per lottare contro i danni causati dalle polveri sottili all'interno dell'organismo. Alcune sostanze naturali potrebbero rivelarsi particolarmente efficaci!

L'interesse di un'integrazione con vitamine B contro le polveri sottili
Alla fine del mese di marzo 2017, uno studio pubblicato nella rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) propone una via interessante per lottare contro gli effetti nocivi dell'inquinamento atmosferico. Al termine degli studi, gli autori di questa pubblicazione hanno concluso che le vitamine B potrebbero avere un'azione benefica contro i danni causati dalle polveri sottili. Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori hanno seguito dieci adulti, suddivisi in tre gruppi:
    - un primo gruppo, detto "gruppo di controllo", è stato esposto ad una falsa esposizione alle polveri sottili ed è stato sottoposto a placebo;
    - un secondo gruppo è stato esposto ad una ricostituzione controllata con polveri sottili ed è stato sottoposto a placebo;
    - il terzo gruppo è stato esposto ad una ricostituzione controllata con polveri sottili ed è stato sottoposto ad un'integrazione giornaliera con vitamine B, contenente 2,5 mg di vitamina B9, 50 mg di vitamina B6 e 1 mg di vitamina B12.
Per valutare l'efficacia dell'integrazione con vitamine B, i ricercatori si sono interessati alla sua efficacia contro i danni epigenetici. Infatti, gli scienziati hanno precedentemente mostrato che l'esposizione acuta alle polveri sottili sarebbe all'origine di cambiamenti nella metilazione del DNA. Questi cambiamenti insorgerebbero soprattutto sui geni coinvolti nel metabolismo energetico ossidativo dei mitocondri. Fortunatamente, i ricercatori sono riusciti a mostrare che l'integrazione con vitamine del gruppo B potrebbe impedire questi cambiamenti epigenetici. Queste vitamine potrebbero così rivelarsi benefiche per prevenire i danni causati dai radicali liberi. Questi primi risultati confermano anche il forte potenziale terapeutico delle vitamine del gruppo B, di cui numerose forme sono disponibili sotto forma di integratori alimentari: il Pyridoxamine (vitamina B6), il SuperFolate (vitamina B9) e la Methylcobalamine (vitamina B12).

L'effetto protettivo degli acidi grassi omega-3
Nel mese di marzo 2017, un'altra importante scoperta è stata presentata nella rivista Biochimica et Biophysica4. Gli autori di questo studio hanno mostrato che gli acidi grassi omega-3 potrebbero ridurre l'impatto delle polveri sottili all'interno dell'organismo. Per questo, i ricercatori hanno utilizzato delle polveri sottili fluorescenti, sintetiche e non tossiche che hanno somministrato ad alcuni topi. Questi ultimi sono stati poi sottoposti ad una dieta ricca di acidi grassi omega-3. Grazie a varie analisi, gli scienziati hanno inizialmente identificato la diffusione delle polveri sottili fluorescenti a livello di diversi organi vitali. Dalle loro osservazioni, le microparticelle si accumulerebbero nei polmoni, ma penetrerebbero anche attraverso altri organi come il cervello, il fegato, la milza, il rene e i testicoli. Ciò comporterebbe di conseguenza lo sviluppo di infiammazioni, con un aumento dello stress ossidativo. Di fronte a questa situazione allarmante, gli scienziati hanno mostrato che la presenza elevata di omega-3 all'interno dei tessuti permetterebbe di limitare il processo infiammatorio. Un adeguato apporto di omega-3 potrebbe così prevenire certe complicazioni di salute. Anche questo nuovo risultato si aggiunge ai numerosi studi sui benefici degli omega-3, menzionati regolarmente su Nutranews. Questo è il motivo per cui diversi (integratori con omega-3 sono proposti nel catalogo di Supersmart).



> Bibliografia:
1. OMS, Pollution de l'air en milieu urbain et santé – questions-réponses, Informations sur la pollution de l’air en milieu urbain, 2017.
2. OMS, Pollution de l'air en milieu urbain et santé – questions-réponses, Effets sur la santé de la pollution de l’air en milieu urbain, 2017.
3. Jia Zhonga, et al., B vitamins attenuate the epigenetic effects of ambient fine particles in a pilot human intervention trial, PNAS, March 28, 2017, vol. 114 no. 13, 3503–3508.
4. Jing X. Kanga et al., Protection against fine particle-induced pulmonary and systemic inflammation by omega-3 polyunsaturated fatty acids, Biochimica et Biophysica Acta (BBA) General Subjects, Volume 1861, Issue 3, March 2017, Pages 577–584.
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