L'equilibrio del microbiota intestinale negli sportivi

Negli ultimi anni, i progressi scientifici hanno portato ad una migliore comprensione del microbiota intestinale. Noto anche come flora intestinale, quest'ultima designa un insieme di microrganismi viventi all'interno dell'intestino tenue e del colon. Oggi, è ormai riconosciuto che l'equilibrio di questo microbiota svolge un ruolo fondamentale per la digestione e per il sistema immunitario. Tuttavia, molti ricercatori ritengono che i benefici di un microbiota equilibrato non si fermano qui. È anche per questo motivo che un team britannico-irlandese si è interessato al microbiota intestinale di sportivi di alto livello. Il segreto degli sportivi professionisti risiederebbe nel loro intestino? La risposta in questo nuovo articolo Nutranews.

Un microbiota influenzato dallo stile di vita degli sportivi

Grazie all'evoluzione delle tecniche analitiche, alcuni ricercatori sono riusciti ad identificare diverse migliaia di microrganismi all'interno del microbiota intestinale¹. Alcuni scienziati stimano che la flora intestinale potrebbe contenere fino a 10¹⁴ microrganismi, il che è 10 volte superiore rispetto al numero di cellule presenti all'interno dell'organismo. Tra questi microrganismi, alcuni sono considerati come benefici, neutri o nocivi. Un buon equilibrio tra questi microrganismi è quindi indispensabile per evitare l'insorgenza di complicanze. Tuttavia, questo equilibrio può essere influenzato da molti parametri come il nostro stile di vita e la nostra alimentazione. Infatti, alcuni studi preliminari avevano suggerito che delle persone che praticavano un'attività sportiva avrebbero potuto presentare un microbiota più ricco e più equilibrato rispetto alle persone che avevano una vita sedentaria. Per confermare e approfondire queste prime osservazioni, un team di ricerca britannico-irlandese ha confrontato la flora intestinale di 46 soggetti sedentari con quella di 40 giocatori di rugby professionisti².

Dei giocatori di rugby professionisti con un microbiota più efficiente

Per valutare le differenze tra il microbiota intestinale di sportivi e quello di persone sedentarie, i ricercatori hanno utilizzato i risultati di diverse analisi: un'analisi della fenotipizzazione metabolica e un'analisi della metagenomica funzionale. Hanno anche preso in considerazione numerosi parametri come le abitudini alimentari degli sportivi e dei soggetti sedentari. Confrontando i vari dati raccolti, i ricercatori hanno evidenziato dei risultati eccellenti negli sportivi. In particolare, hanno evidenziato un'attività metabolica più importante a livello di diverse vie biosintetiche. Hanno anche osservato l'aumento dei metaboliti fecali come l'acido acetico, l'acido propionico e l'acido butirrico. Gli scienziati suggeriscono che questi risultati potrebbero essere associati a un miglioramento del rinnovamento muscolare e della salute generale negli sportivi, in confronto ai soggetti sedentari. Potrebbe così esistere un legame tra le prestazioni degli sportivi e l'equilibrio del microbiota intestinale. Nuovi studi potrebbero permettere di approfondire questi nuovi risultati sul microbiota intestinale.

Questo studio conferma l'importanza dell'equilibrio di un microbiota intestinale per la salute. Uno squilibrio potrebbe infatti influenzare numerosi parametri tra cui il benessere generale dell'organismo. Fortunatamente, molte soluzioni sono ora disponibili per mantenere o ripristinare l'equilibrio del microbiota intestinale. Questo è per esempio il caso della formula Probio Forte di Supersmart, che combina diversi ceppi di probiotici per un apporto di 8 miliardi di microrganismi per capsula.

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> Bibliografia:
1. Istituto nazionale per la salute e la ricerca medica (INSERM), Microbiote intestinal et santé, Dossier realizzato in collaborazione con Rémy Burcelin, Laurence Zitvogel, Guillaume Fond e Harry Sokol, febbraio 2016.
2. Barton W, Penney NC, Cronin O, et al, The microbiome of professional athletes differs from that of more sedentary subjects in composition and particularly at the functional metabolic level. Gut Published Online First: 30 March 2017.