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10-05-2017

Diabete di tipo 1: nuovi risultati incoraggianti

Diabete di tipo 1 Alcuni ricercatori cinesi potrebbero aver fatto una grande scoperta per il trattamento del diabete. Infatti, le prime conclusioni dei loro studi sembrano confermare l'interesse di un'integrazione con omega-3 per il trattamento di alcuni casi di diabete. I risultati del loro studio sono particolarmente incoraggianti visto che il diabete è diventato un vero problema di salute pubblica. Infatti, questa malattia cronica colpisce sempre più persone ogni anno. In 30 anni, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che il numero di persone diabetiche è quadruplicato1. Sebbene molti studi abbiano permesso di comprendere meglio le cause e le complicanze di questa malattia, la scoperta dei ricercatori cinesi potrebbe aprire delle prospettive incoraggianti per il trattamento del diabete di tipo 1.

Una scoperta importante sul diabete di tipo 1

Tra i numerosi studi condotti sul diabete, molti hanno permesso di confermare l'esistenza di due tipi principali di diabete: il diabete di tipo 1 e il diabete di tipo 2. Nel loro studio pubblicato nel 2017 nella rivista The Journal of Clinical Investigation2, i ricercatori cinesi si sono interessati in modo particolare al diabete di tipo 1. Noto in passato come diabete insulino-dipendente o diabete giovanile, quest'ultimo è definito come una malattia autoimmune poligenica e specifica per un organo. In altre parole, ciò significa che alcune cellule immunitarie specifiche attaccano delle cellule sane dell'organismo. Queste ultime sono le cellule beta delle isole di Langerhans, note per il loro ruolo nella produzione di insulina. Infatti questa molecola svolge un ruolo fondamentale nella regolazione della glicemia, che corrisponde ai livelli di zuccheri nel sangue. In caso di diabete di tipo 1, l'insulina non può svolgere correttamente il proprio ruolo. Questo porta a degli squilibri a livello glicemico, che possono essere all'origine di complicazioni per la salute, in particolare a livello del sistema cardiovascolare. Per lottare contro questa mancanza di insulina, le persone diabetiche ricorrono a iniezioni ad orari regolari. Sebbene non esistano al momento alternative meno impegnative, gli studi dei ricercatori cinesi suggeriscono che un'integrazione con omega-3 potrebbe avere degli effetti positivi in caso di diabete di tipo 1.

L'interesse terapeutico di un'integrazione con omega-3

Benché gli omega-3 siano principalmente noti per i loro benefici per la salute cardiovascolare, questi acidi grassi presentano altri benefici per la salute. Infatti, un'integrazione a lungo termine permetterebbe di ridurre o di eliminare certi processi infiammatori come quelli che si verificano in caso di diabete di tipo 1. È proprio per questo motivo che i ricercatori cinesi hanno deciso di valutare l'efficacia di un'integrazione su un modello di topi non obesi affetti da diabete di tipo 1. Al termine del loro studio, gli scienziati hanno osservato degli effetti molto incoraggianti nei topi:
    - una riduzione dell'incidenza del diabete di tipo 1;
    - una modulazione della differenziazione dei linfociti T ausiliari e regolatori, compresi quelli coinvolti nelle reazioni autoimmuni caratteristiche del diabete di tipo 1;
    - una diminuzione dei livelli di IFN-y, IL-17, IL-6 e TNF-α, che sono delle molecole coinvolte nella risposta immunitaria;
    - una normalizzazione dei livelli di glucosio e di insulina per almeno 182 giorni.
Benché siano necessari ulteriori studi per confermare questi primi risultati, questa nuova scoperta apre delle prospettive incoraggianti per il trattamento del diabete di tipo 1. Questi nuovi dati confermano anche il potenziale terapeutico degli omega-3. Presenti in alcuni alimenti, questi acidi grassi sono ora disponibili sotto forma di integratori alimentari per assicurare un apporto ottimale. Questo è per esempio il caso della formula Super Omega 3, che propone un concentrato naturale di due acidi grassi omega-3: l'acido eicosapentaenoico (EPA) e acido docosaesaenoico (DHA).



> Bibliografia:
1. Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Diabète, Memorandum N°312, aprile 2016.
2. Xinyun Bi, et al., ω-3 polyunsaturated fatty acids ameliorate type 1 diabetes and autoimmunity, J Clin Invest., Published April 4, 2017.
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