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01-02-2017

Inquinamento, avvelenamento, questa sostanza protegge contro gli attacchi chimici

carbone vegetale Il 22 aprile 1915 verso le 17:00, le truppe coloniali francesi di Martinica, di stanza in trincea sul fronte di Ypres, videro arrivare su di loro una grande nube grigio-verde...

Di fronte, l'esercito tedesco aveva appena aperto 5730 cilindri di cloro, un gas mortale. È stato il primo utilizzo di gas tossici su larga scala sul fronte[1].
Affranto, lo Stato maggiore francese incaricò il farmacista Paul Lebeau di sviluppare una maschera per proteggere i soldati dal gas.
Nel mese di ottobre 1915, i servizi segreti francesi riuscirono, attraverso un agente in Svizzera, a entrare in possesso di una maschera antigas tedesca di nuova generazione, la Gummischutzmaske[2].
Quando Paul Lebeau fece delle prove sulla maschera, scoprì che era perfettamente aderente e molto efficace, anche meglio delle maschere francesi.
Ma Paul Lebeau fu ancora più sorpreso quando aprì la cartuccia usata per filtrare l'aria nella maschera. Si aspettava di trovare un dispositivo di filtraggio molto complesso. Fu stupito nel trovare la cartuccia conteneva...
...carbone vegetale!

Una sostanza altamente tecnologica

In tempo di guerra, è vitale che le attrezzature militari siano infallibili, in quanto ogni uomo caduto al fronte è una perdita enorme per la nazione.
Se i tedeschi avevano scelto di proteggere i propri soldati dai gas mortali con del carbone, è perché erano assolutamente certi della sua efficacia. E avevano sottoposto la Gummischutzmasken ai test di qualità più rigorosi.
Dopo la sua scoperta, Paul Lebeau si affrettò a replicare la Gummischutzmaske. Migliaia di vite furono così risparmiate.
Oggi, il carbone è ancora usato in tutto il mondo. Si trova ovunque ci siano problemi di decontaminazione, disintossicazione, questioni igienico-sanitarie[3]. Resta insuperabile tecnologicamente a confronto con il suo costo molto basso. È utilizzato da ospedali, industria automobilistica e persino la NASA! [4, 5]

È presente:
    • nei filtri d'aria dei rifugi antiatomici,
    • per decontaminare l'acqua potabile,
    • per decaffeinare il caffè,
    • per immagazzinare l'idrogeno,
    • per separare l'oro dai minerali,
    • nei filtri di sigarette,
    • per fare il vino bianco da uve nere,
    • ...e l'elenco potrebbe continuare.
Il carbone attivo è resistente a qualsiasi prova. Tuttavia, nella medicina convenzionale, il suo uso è stato emarginato a favore dei farmaci chimici.

Altri tempi, altri farmaci

Spesso sentiamo dire che la medicina naturale è idonea solo per lesioni di lieve entità o, al contrario, i casi disperati, là dove tutti i rimedi "seri, tangibili" hanno fallito: chimica, chirurgia, laser ecc.
Ma quando la vita è in pericolo, l'istinto immediato non è mai quello di utilizzare le soluzioni naturali. Tuttavia, il carbone attivo dovrebbe essere un'eccezione. La sua efficacia è ancora maggiore quanto lo si utilizza subito dopo un'intossicazione.
Storicamente, è stato il prodotto di base delle cassette di pronto soccorso.
Il Papiro di Ebers, 1550 a.C., già cita il suo uso.
Ippocrate, nel 400 a.C., raccomanda il carbone vegetale per trattare l'epilessia, le vertigini, la clorosi e l'"antrace".
Nel XIX secolo, gli scienziati hanno dimostrato di fronte alla folla in tumulto che si poteva sopravvivere a dosi letali di veleno prendendo contemporaneamente del carbone attivo.
Ci si è basati sulla sua efficacia per proteggere i soldati francesi dai gas mortali.
Il carbone attivo è così potente che, preso contemporaneamente a una pillola contraccettiva, l'effetto del contraccettivo svanisce!
La sua efficacia è ben dimostrata.

Come agisce il carbone attivo?

Tutto è nella sua capacità di a-s-s-o-r-b-i-m-e-n-t-o. Vale a dire che il carbone è in grado di neutralizzare i liquidi e i gas fissandoli sulla sua superficie. Dopo aver catturato le sostanze estranee, il carbone attivo viene espulso dal corpo con mezzi naturali.
La capacità di assorbimento del carbone attivo è straordinaria! Gli è conferita durante il processo di fabbricazione.
Per ottenere del carbone vegetale attivo, questo deve passare successivamente attraverso un processo di carbonizzazione e di attivazione.
Il passaggio di carbonizzazione comprende il riscaldamento del legno o della torba tra 600° C e 900° C, al riparo dall'aria, che garantisce anche l'assenza di inquinamento associato alla sua fabbricazione.
Il materiale carbonizzato viene poi frantumato in granuli o polvere, per essere di nuovo calcinato tra 700 °C e 1100 °C e sottoposto al vapore acqueo, aria o gas ossidanti. Questo processo di attivazione fa apparire micropori capaci di "adsorbire" fino a 178 volte il loro volume (per l'ammoniaca)[4]. 50 grammi di carbone contengono 5 miliardi di pori!
La superficie di contatto del carbone attivo è eccezionale: 1 cm3 di carbone attivo ha una superficie di contatto di 1 km2.
Questo spiega i risultati incredibili che sono stati ottenuti con il carbone attivo.

Efficace nella prevenzione e nel trattamento

Il carbone agisce come un purificatore sui reni, sul fegato e sull'intestino. È estremamente efficace in situazioni di emergenza (grave intossicazione, avvelenamento, punture di insetti, morsi di serpente, ragni, zecche...) ed è ancora il suo uso principale in ambito ospedaliero quando i farmaci non hanno successo. Ma questo prodotto semplice e naturale può anche essere efficace nel trattamento dei disturbi minori di tutti i giorni.
Ecco un elenco parziale di tutte le indicazioni terapeutiche del carbone vegetale che sono state scientificamente convalidate:
    • intossicazioni da farmaci o alimentari;
    • disturbi digestivi: alito cattivo (alitosi), singhiozzo cronico, dolore addominale, flatulenza, diarrea, tourista;
    • problemi al fegato: colesterolo, trigliceridi;
    • morsi di serpente o punture di insetti;
    • ORL e igiene dentale.
Alcuni raccomandano l'uso del carbone attivo per la disintossicazione da metalli pesanti. Ma occorre essere consapevoli del fatto che i metalli pesanti entrati da lungo tempo nel corpo sono intrappolati nel grasso corporeo, inaccessibile al carbone che non passa nel flusso sanguigno.
Tuttavia, produce comunque il suo effetto purificante su tutte le sostanze chimiche che ingeriamo quotidianamente e che possono persistere nell'intestino: prodotti chimici agricoli, additivi alimentari, detergenti, solventi organici...
Il carbone attivo deve riprendere velocemente il suo posto in tutte le cassette di pronto soccorso. Tutti devono imparare ad usarlo in caso di emergenza. Ma anche ad usarlo come trattamento per disintossicare regolarmente il corpo.
Tuttavia, il carbone attivo non è l'unica sostanza efficace per i veleni.

Zeolite clinoptinolite, essenziale per completare il carbone

Durante la Prima Guerra Mondiale, le maschere antigas spesso contenevano zeolite per catturare i gas mortali come il carbone vegetale.
La zeolite è un minerale naturale di origine vulcanica che ha micropori a forma di alveoli. La zeolite clinoptinolite integra il carbone attivo perché è efficace per neutralizzare i metalli pesanti. Inoltre, ha un effetto antiossidante e tonico[6].
Studi hanno dimostrato che la zeolite è carica negativamente. Ciò significa che cattura le microparticelle con carica positiva. Questo è un vantaggio eccezionale e raro in natura.
Grazie alla combinazione di carbone attivo e zeolite clinoptinolite, si ottiene una soluzione efficace contro l'inquinamento, i metalli pesanti - come negli amalgami dentali, la malattia di Lyme... Viene utilizzata in casi di avvelenamento o per un trattamento regolare.



Fonti:

[1] Wikipédia, Gaz de combat de la Première Guerre mondiale, le 18 février 2014.
[2] Gas masks from all the world, France
[3] Wikipédia, Charbon actif, le 18 février 2014
[4] Dossier Charbon, Vérités Santé Pratique
[5] NASA, Carbon Nanotubes for Removal of Toxic Gases in Life Support Systems
[6] Résumé d'études scientifiques sur le mode d'action de la zéolithe clinoptilolite, Panaceomed
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